Joseph Gordon-Levitt in 7500 tra aerei e terroristi "ma nel film non ci sono eroi né demoni"

Joseph Gordon-Levitt plana a Locarno 2019 per presentare 7500, thriller adrenalinico distribuito da Amazon ambientato su un aereo.

Porta la firma Amazon Prime 7500, teso thriller di produzione tedesco-americana che vede nel cast la star Joseph Gordon-Levitt. Amazon ha acquisito l'adrenalinico esordio del tedesco Patrick Vollrath, presentato in anteprima mondiale in Piazza Grande a Locarno 2019, e lo distribuirà prossimamente in vari territori, Italia compresa. Patrick Vollrath ha già ricevuto una nomination all'Oscar per il suo cortometraggio Everything Will Be Ok. Proprio la visione del corto ha convinto Joseph Gordon-Levitt a fidarsi del giovane autore tedesco recitando in una pellicola a orologeria, claustrofobica e attualissima, ambientata interamente nella cabina di pilotaggio di un volo di linea durante un attacco terroristico.

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7500: Joseph Gordon-Levitt e il cast a Locarno 2019

In 7500 Joseph Gordon-Levitt interpreta Tobias Ellis, giovane copilota americano trapiantato a Berlino, pronto ad affiancare l'esperto comandante Michael Lutzmann (Carlo Kitzlinger) in un volo Berlino - Parigi. Poco dopo il decollo, approfittando di un attimo di distrazione di una hostess, un gruppo di terroristi islamici entra in azione seminando terrore e cadaveri sull'aereo e costringendo Tobias Ellis a prendere in mano il timone in un estremo atto di coraggio. La tensione palpabile dalla prima all'ultima scena non è stata semplice da ottenere, come racconta Patrick Vollrath: "Le sfide tecniche erano enormi. Le riprese hanno richiesto molto tempo, ogni volta dovevamo entrare e uscire, piazzare il materiale in modo da potersi muovere nella cabila di pilotaggio. E' una vera cabina, per ottenere un effetto realistico l'abbiamo cercata in tutta Europa. I cameramen hanno girato molte sequenze lunghe, e poi era molto caldo".

Le difficoltà di un set concitato

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7500: Joseph Gordon-Levitt in conferenza stampa a Locarno 2019

Il pilota Tobias Ellis, ligio al dovere, sacrifica ciò che gli è più caro nel tentativo di salvare i passeggeri del volo di cui è responsabile. Joseph Gordon-Levitt è ben contento di non aver mai sperimentato niente di simile nella vita: "Sono molto fortunato a non aver mai affrontato un dilemma morale di questo tipo. Il film parla di cosa accade agli essere umani quando vengono in situazioni estreme. Nessun essere umano è perfetto, neanche il mio personaggio. Nel film non ci sono eroi né demoni, è uno spaccato molto umano".

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7500: il regista Patrick Vollrath a Locarno 2019

E' stato proprio questo aspetto a catturare il divo americano tanto da convincerlo a partecipare all'opera prima di un regista europeo: "Sono stato fortunato con gli esordienti, ho lavorato a Brick - Dose Mortale di Rian Johnson, ho lavorato a 500 giorni insieme di Marc Webb. Quando ho incontrato Patrick e ho visto il suo corto ho saputo che volevo fare il film. Gli attori forniscono ai registi gli ingredienti da mescolare insieme, adoro il processo collaborativo, mi piace essere ispirato dal regista. Patrick voleva girare sequenze lunghe 30 minuti, lasciandoci liberi di muoverci nella situazione. Non avevo mai fatto niente del genere prima e recito da 30 anni. Visto il risultato, il suo approccio funziona". L'attore americano sottolinea l'impegno fisico necessario per un ruolo che richiede la necessità di muoversi in uno spazio claustrofobico e prevede numerose scene di lotta: "E' stato impegnativo, ma insieme a me c'era Carlo Kitzlinger, un attore molto bravo che ha fatto il pilota in Lufthansa per 25 anni e che in un aereo si sente a casa".

Una sceneggiatura complessa

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7500: 7Joseph Gordon-Levitt in primo piano a Locarno 2019

Pur essendo una pellicola altamente spettacolare, 7500 contiene una riflessione su uno dei temi di cronaca scottanti della nostra epoca, il terrorismo che miete vittime innocenti. Patrick Vollrath ammette di essersi preparato "guardando documentari sui combattenti che si preparavano in Siria. Ho deciso di scrivere qualcosa di realistico pensando a terroristi di tipo diverso. I dirottatori non sono tutti uguali. Anche Tobias perde così tanto durante il film, ma non sceglie la via della vendetta. Decide di rompere il circolo della violenza per quanto difficile sia". Joseph Gordon-Levitt ci tiene a sottolineare come sia proprio questa diversità di approccio sul tema ad averlo catturato. Di fronte all'ambizione del regista di unire spettacolarità mainstream e arte, Joseph ammette: "Ciò che amo di 7500 è che non è semplice. abbiamo visto un sacco di action movies e sono tutti manichei. Ci sono i buoni, ci sono i cattivi che perdono, c'è l'eroe che salva tutti. Questo tipo di film sono divertenti da vedere, ma la realtà non è così semplice e noi abbiamo fatto un film che non è per niente semplice. Questa complessità riflette le dinamiche umane. I politici ragionano per slogan per strappare un applauso, ma il mondo non è semplice".