-
- Avanti veloce. 2025. I primi due citati sono gli anni di uscita, rispettivamente, di 28 giorni dopo di Danny Boyle e del seguito, 28 settimane dopo, che ha visto i creatori del primo lungometraggio, Boyle e lo sceneggiatore Alex Garland, coinvolti solo a livello produttivo, per via di precedenti impegni già presi (è stato diretto da Juan Carlos Fresnadillo). L'ultimo, il 2025, è quello in cui una saga a suo modo fondamentale, vent'anni e passa fa, nell'opera di rilancio dei film di zombi.
Un percorso tortuoso quello che ha portato al concretizzarsi di 28 anni dopo, non tanto per via di quello che, normalmente, viene indicato come development hell. Semplicemente, nel lasso di tempo trascorso, i due deus ex-machina Boyle e Garland non avevano trovato un'idea forte da sviluppare, quantomai necessaria dato lo status di cult assunto ormai dalla pellicola che ha lanciato la carriera di Cillian Murphy, e così sono finiti per star dietro ai tanti altri progetti delle loro agende belle ricche d'impegni. Ma ora ci siamo. Fra qualche settimana, il 19 giugno per l'esattezza, 28 anni dopo sarà nei cinema e darà inizio a quella che, nei piani dei realizzatori e della Sony, sarà una vera e propria trilogia.
Qualcosa è cambiato
Come dicevamo più su, non è che 28 Anni Dopo ci ha messo così tanto tempo a passare dal mondo delle idee a quello della realtà perché impantanato nel development hell che spesso affligge le produzioni hollywoodiane.
L'empasse si doveva al fatto che sia Garland che Boyle erano perfettamente consapevoli che l'eredità di quanto già fatto, specie della prima pellicola, non andava rovinata. Si è passati da una situazione in cui Alex Garland, nel lontano 2012, diceva durante la promozione stampa di Dredd. Riassumendo: non c'era alcun piano per quello che, in quei giorni, veniva ancora chiamato 28 mesi dopo.
Lentamente si è giunti a una dinamica in cui i diretti interessati, con l'aggiunta del protagonista della prima pellicola, Cillian Murphy, hanno cominciato a far capire che qualcosa si stava muovendo. Nell'estate del 2023 sia Danny Boyle che Alex Garland in un approfondimento di Inverse dedicato al making di 28 giorni dopo che Cillian Murphy nel corso della promozione di Oppenheimer, dichiararono senza mezze misure che "ci stavamo avvicinando a 28 anni dopo".
Un'affermazione incoraggiante, resa ancor più vivida dalle parole di Garland che spiegava così il cambiamento di posizione: "Per molto tempo non ho avuto intenzione di farlo perché c'erano delle cose di 28 settimane che mi davano fastidio. La mia idea era quella di mandare tutto al diavolo e, al più, di provare a scrivere qualcosa di diverso in un altro mondo. Poi qualche anno fa sì è palesata nella mia testa un'idea su quello che in realtà potrebbe essere 28 anni dopo. Un concept che Danny ha sempre apprezzato".
28 anni dopo si farà: la conferma
A metà gennaio del 2024, è stato l'Hollywood Reporter a dare la conferma che 28 anni dopo sarebbe diventato realtà. Uno scoop in cui veniva specificato che non si trattava di una sola pellicola, ma di una Trilogia e che non c'era ancora uno studio collegato al progetto. L'agenzia William Morris Endeavor si sarebbe occupata di trattare con le varie major e gli streamer. Delle trattative che hanno visto coinvolte tutte le principali realtà del settore e che hanno visto poi trionfare la Sony. La decisione dei due autori si basava sulle garanzie offerte dallo studio di Culver City in quanto a garanzia di release esclusiva sul grande schermo e di budget allocato per il film, circa 75 milioni. L'altra frontrunner era la Warner che però è stata battuta dalla Sony per una ragione molto semplice: la presenza alla sua guida di Tom Rothman.
Già perché il CEO di Sony Pictures ha alle spalle quasi tre decadi di collaborazioni con Danny Boyle. Nei giorni in cui era alla guida della fu 20Th Century Fox, si deve a lui l'apertura di Fox Searchlight e, nello specifico di Boyle, le collaborazioni sono pari a ben 8 film, da Una vita esagerata a 127 ore (in aggiunta chiaramente a 28 giorni dopo e 28 settimane dopo). I primi due capitoli di questa nuova trilogia, 28 anni dopo e 28 anni dopo - Parte 2: Il tempio delle ossa sono stati girati in contemporanea, il primo in arrivo a giugno per la regia di Danny Boyle e il secondo previsto per gennaio 2026 da Nia DaCosta. Se questi andranno bene, il terzo entrerà ufficialmente in produzione e ritroverà Boyle seduto dietro alla macchina da presa.
Il primo teaser trailer
Il primo teaser trailer di 28 anni dopo è arrivato online il 10 dicembre del 2024 e se, come si suol dire, il buon giorno si vede dal mattino, per la Sony and co si prospetta una splendida giornata. Il filmato promozionale ha macinato visualizzazioni su visualizzazioni totalizzando, in sole 24 ore, ben 60,2 milioni di views. Sul podio dei trailer horror più visti di sempre occupa la seconda posizione, alle spalle di quello di It: Capitolo 2 ancora in testa con 96 milioni.
A questo trailer e a tutte le suggestioni che propone, abbiamo dedicato un'analisi che potete leggere a questo link. Il filmato ha destato un grande scalpore, ingannando anche noi, perché a un certo punto mostra uno zombie con un taglio di capelli alla "Peaky Blinders" che ricorda, molto, forse troppo proprio Cillian Murphy. Di conseguenza, i social si sono riempiti di teorie secondo cui Jim, il personaggio dell'attore premiato con l'Oscar per Oppenheimer, sarebbe tornato come non morto, magari in una sequenza onirica di qualche genere. Nell'arco di 48 ore circa, la questione è stata messa a tacere: quello del trailer non era Murphy.
Chi è lo zombie che ha fatto discutere nel trailer di 28 anni dopo?
Lo "zombie delle congetture virali" risponde al nome di Angus Neill.
L'informazione è trapelata in rete una manciata di ore dopo il break dello strepitoso trailer.
Nella cover story che Empire ha dedicato a 28 anni dopo, possiamo scoprire qualche gustoso retroscena della cosa.
Il produttore del film, e della saga, Andrew Macdonald, ha ribadito al magazine che "volevamo che fosse coinvolto pure Cillian e anche lui voleva partecipare. Non appare nel primo film, ma spero che possa esserci un po' di Jim più in avanti".
Cosa che sappiamo avverrà dato che la star è stata fotografata sul set della pellicola in abiti di scena.
Tuttavia, per il momento, il ruolo ufficiale di Cillian Murphy Murphy è quello di produttore esecutivo. In merito ad Angus Neill, Danny Boyle venne messo in guardia dalla sua compagna che, nell'attimo stesso in cui fosse apparso nel filmato, internet sarebbe impazzita. Racconta il regista che "Ho mostrato il trailer alla mia ragazza e lei mi fa: 'La gente penserà che sia Cillian,'. Io ho risposto: 'Non dire sciocchezze.' L'ho ignorata. Poi ho dovuto ammettere di aver sbagliato".
Un nuovo contesto
Dopo l'inizio della pandemia di 28 giorni dopo e il crollo della ritrovata tranquillità di 28 settimane dopo, i sopravvissuti di 28 anni dopo hanno imparato a vivere in un contesto post-apocalittico che pare piagare più che altro il Regno Unito. Jamie (Aaron Taylor-Johnson), Isla (Jodie Comer) e il loro figlio dodicenne Spike (Alfie Williams) vivono in una comunità presso Holy Island, ovvero Lindisfarne.
È collegata alla terraferma solo ed esclusivamente da quelle che, da quelle parti, chiamano causeway, un passaggio accessibile solo brevemente quando la marea si ritira ogni giorno. Spiega Boyle che questa "È una comunità chiusa e necessariamente molto compatta. Ci sono leggi molto rigide per la sua difesa, per garantire la sopravvivenza a lungo in quello che è essenzialmente un ambiente ostile in modo permanente". Tutto cambia quando il giovane Spike deve intraprendere un viaggio oltre i sicuri confini di Lindisfarne e, prevedibilmente, che le cose non vanno secondo i piani.
Per lo sceneggiatore Garland, questa storia che si svolgerà in tre film non è una manovra commerciale, tutto è guidato da necessità narrative: "È una narrazione molto ambiziosa. Io e Danny lo sapevamo. Abbiamo provato a condensarla, ma la sua forma naturale sembrava essere una trilogia". Un'epopea horror in salsa british.
Un'esperienza spaventosa per Jodie Comer
Stare sul set di un film dove, magari, ci sono numerose comparse truccate da infetti, può essere un'esperienza abbastanza peculiare anche per chi si guadagna da vivere facendo l'attore. È proprio quello che ha provato Jodie Comer sulla sua pelle perché "con i nostri stuntman che interpretano gli infetti c'è questa cosa qua: è che non rallentano affatto. Ti inseguono. Ci sono stati tanti momenti in cui mi sono sentita davvero come se stessi correndo per salvarmi la vita!".
Dei frangenti in cui è stato davvero facile per l'attrice sentire il "fattore paura" che, di conseguenza, hanno galvanizzato non poco un Danny Boyle deciso a catturare l'azione del film.
"Ha detto in maniera molto semplice: 'Adoro queste cose'" ricorda Jodie Comer che aggiunge "Gli ho chiesto: 'Perché?' E lui: 'Perché sono momenti in cui devi andare fino in fondo. Non puoi fingere. Devi davvero spingerti oltre, affinché il pubblico le viva con te e il tuo personaggio".
Non siamo mai stati inseguiti da qualche decina di extra nei panni di famelici infetti, ma non abbiamo davvero modo di dubitare di quando vissuto da Jodie Comer.
Il misterioso Dr Kelson di Ralph Fiennes
Il primo teaser trailer di 28 anni dopo ci ha fatto vedere anche le prime immagini del Dr Kelson interpretato da Ralph Fiennes.
Nel promo lo vediamo col viso insanguinato, vicino a una torre di teschi cosa, questa, che fa già presagire che questo personaggio avrà un ruolo centrale anche nel Tempio delle ossa.
Ma farà parte dei buoni o dei cattivi?
Per adesso, non ci è dato sapere.
Fiennes illustra così Kelson ad Empire "È un sopravvissuto e il modo in cui è sopravvissuto è molto interessante. Ha delle opinioni sul mondo piuttosto estreme. Suppongo che il pubblico si farà delle idee su di lui per poi scoprire che accadrà davvero". L'acclamato attore puntualizza che seppur molto presente nel primo film, giocherà un ruolo molto più importante nel secondo capitolo, lasciando capire che sarà proprio nella pellicola di Nia DaCosta che apprenderemo più cose su di lui. Gli fa eco Danny Boyle che aggiunge: "Nel secondo film assume un ruolo enorme e la questione di cosa cerca e cosa vuole fare verrà completamente risolta".