Chi è River Song? Nella seconda stagione (la sesta del reboot del 2005 e la 32esima in generale del cult dei cult televisivi Doctor Who) dell'Era Moffat, lo sceneggiatore scozzese e head-writer raccoglie quello che ha seminato: le puntate recenti girano tutte intorno al mistero di River, donna proveniente dal futuro del Dottore di cui conosce dettagli inediti. Gli episodi, divisi in due tranche - "per lasciare sempre sulle spine gli spettatori", ha detto Moffat in conferenza stampa a Londra, per infilarci in mezzo le riprese della seconda stagione di Sherlock, dicono i fatti - culminano nel primo cliffhanger della sesta stagione e svelano l'arcano circa la maliziosa galeotta con il volto - i ricci - di Alex Kingston. La risoluzione del mistero era stata intuita da alcuni (non roviniamo la sorpresa a chi vedrà Doctor Who sulla premiata Rai4, ma per chi ha creduto di rilevare indizi prematuri fin da Le ombre assassine si sbaglia, Moffat ci ha pensato dopo), e i risvolti a essa implicati promettono di intrecciarsi indissolubilmente agli eventi cruciali delle ultime stagioni. Studiati per far arrovellare le piccole menti dei milioni di spettatori britannici e non, il destino di Amy Pond e di Rory, la frattura dell'universo, il Silenzio, River, e soprattutto i personaggi introdotti da Moffat nella doppia season première, The Impossible Astronaut/Day of The Moon, contemporaneamente alla rivelazione sul futuro dell'Ultimo Signore del Tempo.
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"La moglie del Dottore" è la storia di un amore impossibile che è, paradossalmente, l'unico possibile per l'alieno. Malinconico e divertente, immobile, fuori dal tempo e dallo spazio, parabola di abbandono e solitudine che accomuna Dottore e la "Casa" (in originale con la voce di Michael Sheen) nonostante cuori e propositi opposti. Idris, sposa cadavere (Suranne Jones, la quale, chi l'avrebbe detto, viene dalla soap Brit Coronation Street), eterea e precaria figura, è l'unica compagna che non invecchierà mai e non abbandonerà mai il Dottore, l'unica capace di stare sempre accanto a lui per secoli e lenirne gli abissi di solitudine.
Opposto per intenti e missione, il doppio episodio iniziale di Moffat The Impossible Astronaut/Day of the Moon non racconta il passato ma anticipa il futuro, assecondando un rigoroso schema di indizi e misteri che lo scriba scozzese si prende l'incarico di dispiegare personalmente per stabilire la fondamenta della stagione.
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Gli episodi delimitati dalla season première e dal cliffhanger di mezza stagione sono filler riusciti affidati alla corte di sceneggiatori e amici dell'influente Moffat: Stephen Thompson, protetto dello scozzese per il quale aveva già prodotto lo script dell'episodio di mezzo di Sherlock (mentre il co-creatore della celebrata miniserie nonché abitué di Doctor Who Mark Gatiss è l'autore di Night Terrors, nona puntata della stagione) ha dato vita alla gustosa storia di pirati The Curse of the Black Spot.
Eleven non è certo il capitano Jack... Sparrow (né il nipote di Dracula Matt Smith è Johnny Depp), ma la puntata - originariamente pianificata per la trasmissione nella seconda tranche di episodi - è un gustoso omaggio al genere picaresco, con tanto di nave maledetta e seducente quanto minacciosa creatura soprannaturale (la sirena Lily Cole, pallida Venere di Parnassus - L'uomo che voleva ingannare il diavolo e secchiona occhialuta di St. Trinians's).
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Claustrofobico e ambiguo, l'episodio in due parti è anche un espediente per approfondire l'animo di Rory, legato empaticamente alle creature clonate allo scopo di sostituire gli operai nelle missioni più rischiose e destinate a venire buttare via come utensili rotti dagli stessi individui da cui sono statti replicati, e in cui instillano timore e disagio.
Il destino di Amy, insospettabilmente legato a quello dei simulacri, è al centro di A Good Man Goes to War: il cliffhanger di mezza stagione è dedicato al fato della Compagna del Dottore e irrompe nelle vite dei viaggiatori del tempo. La filastrocca che scandisce A Good Man Goes to War sembra ideata per insinuarsi nelle menti degli spettatori e condurli sommessamente all'ossessione per la crescente attesa dell'episodio risolutivo. Un'attesa lunga un'estate, solo un po' placata dalla rivelazione a lungo rimandata circa l'identità di River Song. L'episodio riporta sul campo (da guerra) molto specie aliene conosciute - tra cui un Sontaran infermiere! - e ritaglia un piccolo spazio a un personaggio la cui vita è stata brevemente attraversata dalla presenze del folgorante Dottore.
Monumentale, crudele e con dei villain dal fascino oscuro e potente, A Good Man Goes to War prelude a un nuovo minaccioso mistero legato al destino di una neonata che nelle mani di uno sceneggiatore ingegnoso come Moffat si profila imprevedibile, spaventoso e incerto.
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