Ben Stiller ha commentato il cameo di Donald Trump in Zoolander, che i fan vogliono far rimuovere dal film. L'attore e regista era ospite di The New Abnormal, podcast del sito The Daily Beast, e in tale occasione ha commentato il suo breve rapporto professionale con colui che all'epoca non era ancora il presidente degli Stati Uniti.
Per chi non se lo ricordasse, il cameo di Trump ha luogo durante una scena girata sul red carpet di un vero evento legato alla moda. Spiega Stiller:
"Stavamo girando alla cerimonia dei VH1 Fashion Awards, che adesso non esiste più, e man mano che le persone percorrevano il tappeto rosso chiedevamo se potessero parlare di Derek Zoolander. Trump e Melania lo fecero."
A causa delle opinioni politiche dell'ex-magnate divenuto presidente, molti fan del film hanno chiesto a Stiller di rimuovere il cameo, ma lui non lo farà: "Rappresenta un periodo in cui ciò accadde ed esiste. Ci sono un sacco di film di quell'epoca con un cameo scemo di Trump. Lui rappresentava una certa cosa."
Zoolander 2: Ben Stiller e gli altri ancora "belli belli in modo assurdo"
Zoolander, terzo film da regista di Ben Stiller, uscì nelle sale americane subito dopo gli attentati dell'11 settembre, e fu un disastro al botteghino proprio per quel motivo, salvo poi diventare un cult in home video. Nel 2016 è uscito il sequel, Zoolander 2, anch'esso andato male, questa volta senza cameo di Donald Trump.
Questo non gli ha però impedito di pronunciarsi sul film, come ha ricordato Stiller nel medesimo podcast: "Chris Matthews [noto conduttore televisivo americano ora in pensione, n.d.r.] mi ha raccontato che nel 2016 stava intervistando Trump durante la campagna elettorale, e si stava parlando del suo approccio nei confronti della Russia e cose simili. Durante l'interruzione pubblicitaria Trump si mise a parlare del sequel, che era appena uscito e andato male, e cominciò a spiegare che secondo lui era stato flop perché alla gente non interessavano più i modelli uomini. Chris lo trovava interessante, che Trump fosse più intrigato dal box office che dalle questioni politiche legate alla Russia e al nucleare."