L'aria di cambiamento soffia potente a Hollywood: il nuovo corso di Paramount, guidato da David Ellison, punta a rimettere lo studio in cima alle classifiche. Il cuore della strategia? Rilanciare i franchise più amati, ampliare la produzione e rafforzare la presenza cinematografica globale, partendo dai sequel di World War Z e Star Trek. rafforzando il legame con il cinema in sala..
World War Z e la rinascita della sala
Se Top Gun è già un colosso consolidato e Star Trek un evergreen della fantascienza, è il ritorno di World War Z a suscitare particolare curiosità: l'adattamento del romanzo di Max Brooks aveva fatto discutere per il suo approccio ibrido tra azione e horror pandemico, e il suo sequel potrebbe spingersi verso nuove dimensioni spettacolari, complice un contesto produttivo più ambizioso.

Il presidente Jeff Shell ha ribadito l'impegno verso l'esperienza cinematografica, sottolineando che le finestre di distribuzione saranno modellate sul profilo di ciascun film, una presa di posizione netta in un'epoca di rilascio ibrido. Sul fronte streaming, Cindy Holland - ex stella di Netflix - ha chiarito che la priorità resta la sala, con Paramount+ focalizzato soprattutto sul consolidamento del Taylor Sheridan Universe.
Non mancano le ombre: la necessità di tagliare 2 miliardi di dollari porterà a licenziamenti gestiti "in un'unica soluzione", secondo Shell. Ma il peso economico del nuovo corso è già evidente: diritti UFC acquistati per 7,7 miliardi di dollari e un accordo da 1,5 miliardi per mantenere South Park in esclusiva su Paramount+.
Segnali di un colosso che, tra nostalgia e nuovi investimenti, punta a riconquistare la vetta dell'immaginario collettivo.
L'ambizione di tornare al vertice
A meno di una settimana dalla fusione multimiliardaria con Skydance Media, il CEO David Ellison ha delineato a Los Angeles una roadmap per il futuro di Paramount che non lascia spazio a esitazioni: Top Gun, World War Z e Star Trek guideranno una nuova stagione di blockbuster. L'obiettivo è portare il ritmo produttivo a 15 titoli l'anno, per poi salire a 20, superando l'attuale media di 11-14 film. Il co-responsabile della divisione cinematografica, Josh Greenstein - fresco di uscita da Sony - ha evidenziato come il potenziamento riguarderà non solo i grandi franchise, ma anche progetti originali, film per famiglie e commedie R-rated.

Tra le prime mosse strategiche, l'acquisizione di High Side, un heist movie tra i più contesi di Hollywood, che riunisce Timothée Chalamet con il suo regista di A Complete Unknown, James Mangold. Una scelta che conferma la volontà di unire volti di richiamo e registi di prestigio, offrendo una proposta competitiva sia per il pubblico generalista sia per quello più cinefilo.