Woody Allen: cancellata la pubblicazione negli USA dell'autobiografia dopo le proteste

L'autobiografia di Woody Allen intitolata Apropos of Nothing non verrà pubblicata in USA da Hachette dopo le polemiche.

La pubblicazione dell'autobiografia di Woody Allen è stata cancellata negli Stati Uniti dopo le polemiche che hanno travolto la casa editrice Hachette in seguito all'annuncio dell'arrivo del libro nei negozi americani, previsto per il 7 aprile.

Il libro, intitolato, Apropos of Nothing, è stato duramente attaccato dalla figlia adottiva del regista, Dylan Farrow, e da molti membri dello staff della casa editrice. Con un comunicato Hachette ha ora annunciato che ridarà i diritti dell'opera a Woody Allen che potrà quindi cercare un nuovo editore o pubblicare il libro in modo indipendente.

Hachette ha annunciato: "La scelta di cancellare il libro del Signor Allen è stata difficile. Alla HBG teniamo davvero seriamente al rapporto con gli autori e non cancelliamo la pubblicazione a cuor leggero. Abbiamo pubblicato, e continueremo a farlo, molti libri controversi. Come editori ci assicuriamo ogni giorno nel nostro lavoro che le voci diverse e punti di vista in opposizoone possano essere ascoltate. E, come società, siamo impegnati a offrire per tutto il nostro staff un ambiente di lavoro stimolante e che sostiene. Nel corso degli ultimi giorni, la leadership di HBG ha avuto delle lunghe conversazioni con il nostro staff e altre persone. Dopo aver ascoltato i punti di vista siamo giunti alla conclusione che procedere con la pubblicazione non fosse fattibile".

Dozzine di dipendenti della Hachette hanno protestato a New York dopo la notizia legata alla notizia dell'arrivo del libro di Allen e Dylan Farrow aveva duramente condannato l'iniziativa. Ronan Farrow aveva inoltre criticato la casa editrice, con cui ha collaborato in occasione di Catch and Kill, sostenendo che non fossero state controllate in modo accurato le dichiarazioni contenute in Apropos of Nothing e la sorella Dylan non fosse mai stata contattata, comportamente che ha considerato poco professionale e "privo di etica e compassione per le vittime di abusi sessuali".