Patty Jenkins non ha creato versioni ulteriori del suo Wonder Woman, il nuovo cinecomic DC che vede Gal Gadot nel ruolo della principessa amazzone dalle doti straordinarie: il final cut che verrà proiettato nei cinema di tutto il mondo contiene ogni scena uscita dalla fase di postproduzione.
Niente scene tagliate, niente extra, nessuna edizione integrale arricchita di materiale inedito per l'home video come invece era successo per Batman v Superman: Dawn of Justice e Suicide Squad.
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Parlando con Collide, la Jenkins ha detto che la scelta è dovuto all'impostazione del suo lavoro, diretto a trovare il tono e il ritmo giusti piuttosto che ristrutturare la storia a partire dalla sceneggiatura.
"Non è che non sia stato un procedimento lungo, ma ciò che mi stupisce è quanto sia cambiato poco rispetto al primo cut" - spiega la regista, sottolineando che sono stati effettuati solo dei piccoli aggiusti. "Abbiamo fatto delle minuscole modifiche alla battaglia finale, solo quello. Ciò che ho scoperto riguardo lo scontro finale è che stavo centrando gli elementi emotivi più salienti per Diana, ma avevo un forte desiderio di evidenziare anche altri generi di gratificazione emotiva."
"Non abbiamo tagliato una sola scena nel film, né abbiamo cambiato l'ordine di una sola sequenza rispetto al copione che avevamo in mano all'inizio delle riprese". E questa, lasciatecelo dire, è un'affermazione a dir poco utopica in quel di Hollywood e oltre. Insomma, anche Patty Jenkins è Wonder Woman.