Will Smith su suo padre: "In famiglia l'aggressione fisica era consentita"

Will Smith si racconta alla moglie Jada Pinkett Smith e ricorda: 'Vedevo mio padre picchiare mia madre e pensavo che io sarei stato diverso da lui'.

Will Smith ricorda la sua infanzia, e il rapporto con la famiglia e suo padre, durante il programma della moglie Jada Pinkett-Smith, spiegando come la sua esperienza personale - non priva di episodi spiacevoli - abbia poi influenzato i suoi comportamenti da genitore.

"Adoravo la mia famiglia, ma c'erano delle carenza massicce nel modo di fare il genitore di mio padre che volevo correggere. Quando avevo 10 anni, ricordo di aver guardato mio padre e aver pensato 'Posso essere un genitore migliore'" afferma l'attore di Men in Black e Alla Ricerca della Felicità a Red Table Talk.

E quando la moglie chiede il perché, lui rivela "Mio padre aveva un certo caratterino. E io ero un bambino gentile, non c'era bisogno di schiaffeggiarmi o picchiarmi. Però sono cresciuto in una casa in cui l'aggressione fisica era condonata. Questo mi ha segnato anche nello spirito".

"E proprio per questa esperienza personale, perché vedevo mio padre picchiare mia madre, sapevo che i miei figli non mi avrebbero mai visto fare nulla di violento nei confronti della loro madre" spiega, aggiungendo però come però il padre gli abbia lasciato anche delle lezioni positive "Aveva un paio di aspetti che trovavo spettacolari. Era un insegnante, per lui ogni momento era un'occasione per imparare qualcosa. Credeva che la scuola non fosse l'unico posto in cui i bambini potessero ricevere degli insegnamenti. Ed era convinto che non si potesse essere padri 'a distanza'. Voleva che i suoi figli gli fossero accanto mentre faceva ciò che a lui riusciva meglio, così che i bambini potessero assistervi e imparare".

Per guardare l'intervista per intero potete far riferimento al video in testa alla notizia.