Damon Lindelof ha condiviso una lettera, lunga cinque pagine, su Instagram in cui si rivolge ai fan di Watchmen, spiegando i motivi per cui si è scelto un nuovo approccio alla graphic novel di Alan Moore e Dave Gibbons per delineare la serie attualmente in fase di sviluppo.
Lo sceneggiatore e produttore ha inizialmente rivelato il suo legame con la storia a cui si è avvicinato quando aveva solo dodici anni e come abbia rifiutato due volte l'incarico prima di accettarlo.
Lindelof sottolinea: "Se siete arrabbiati perché sto lavorando a Watchmen, mi dispiace. Potreste pensare che io non sia particolarmente dispiaciuto se no non lo farei. Ammetto che potreste avere ragione, ma spero che non tolga valore alle mie scuse, che offro con sincerità e rispetto".
Lo sceneggiatore ha poi confermato che si allontanerà dal materiale originale: "Non abbiamo alcun desiderio di 'adattare' i dodici numeri creati 30 anni fa da Mr. Moore e Mr. Gibbons. Sono un terreno sacro e non saranno modificati, ricreati, riprodotti o al centro di un reboot. Saranno, comunque, 'remixati'".
Lindelof ha quindi paragonato l'opera originale al Vecchio Testamento e il potenziale show su cui stanno lavorando al Nuovo Testamento che non cancellerà la storia precedente, ma ne offrirà invece un approccio originale e contemporaneo, con nuovi personaggi e un legame con la società e le tematiche attuali.
La tv via cavo HBO, al momento, ha ordinato solo la produzione del pilot che verrà diretto da Nicole Kassell.