Pochi giorni fa Vivian Kubrick aveva creato una raccolta fondi per sostenere Shelley Duvall, la star del film Shining diretto da suo padre.
L'iniziativa era stata ideata dopo aver assistito all'intervista rilasciata dall'attrice nel programma televisivo del Dr. Phil, durante la quale aveva reso evidente i suoi problemi di salute mentale, e aveva poi chiesto aiuto. Il team dello psicologo aveva trovato un posto per l'ex star del cinema in un centro di Los Angeles ma Shelley si era poi rifiutata di assumere le cure che le sono state prescritte ed è tornata in Texas, dove vuole provare dei trattamenti alternativi.
La figlia di Kubrick era venuta a conoscenza dell'intervista grazie al regista Lee Unkrich (Toy Story 3 - La grande fuga) che sta scrivendo un libro su Shining. Vivian ha quindi dichiarato che l'attrice meritava più rispetto e aveva aperto la pagina per raccogliere delle donazioni sul sito GoFundMe, iniziativa poi cancellata improvvisamente il 22 novembre. Su Twitter Vivian ha sostenuto che la madre di Shelley, Bobbie, le ha spiegato che la figlia non può accettare le donazioni a causa dei fondi che riceve dai sindacati SAG-AFTRA. Il magazine The Hollywood Reporter ha però controllato e ha scoperto che la campagna non avrebbe avuto delle conseguenze sulla sua pensione e sull'assicurazione, pur potendo forse influenzare un'eventuale partecipazione ai programmi di assistenza istituiti per chi si ritrova in situazioni economiche disagiate.
Le donazioni stanno venendo rimborsate e online si è ipotizzato che il vero motivo della cancellazione del progetto a favore della Duvall sia legato a Scientology. Vivian fa parte del movimento religioso da un decennio e nel 2010 si era rivelato come la figlia del regista non avesse più alcun legame con la sua famiglia da diversi anni. L'organizzazione da sempre critica e condanna ogni tipo di cura psichiatrica. Vivian, inoltre, sembra ancora trovarsi a Clearwater, sede della Chiesa di Scientology, e molte persone erano convinte che le intenzioni della donna non fossero oneste, trovandosi ancora sotto il controllo dell'organizzazione.