Victoria Alonso sarebbe stata licenziata dalla Disney per aver violato il contratto che la legava alla casa di produzione statunitense. Secondo quanto riportato da alcuni media americani, ed in particolare da The Hollywood Reporter, la Alonso sarebbe stata mandata a casa per aver partecipato alla produzione di Argentina, 1985, la pellicola candidata all'Oscar come Miglior film straniero.
Victoria Alonso è nata a La Plata, una città argentina, capoluogo della provincia di Buenos Aires. Argentina, 1985 racconta la storia dei procuratori Julio Strassera e Luis Moreno Ocampo che nel 1985 processarono i sanguinari dittatori militari del paese sudamericano. Victoria ci ha tenuto a partecipare alla produzione del film di Santiago Mitre. Fu la stessa Alonso a raccontarlo a IndieWire: "Voglio raccontare la storia di ciò che è accaduto in Argentina, perché avrei dovuto essere una di quelle trentamila persone".
Argentina, 1985, la recensione: la parola alla giustizia
Secondo le fonti di The Hollywood Reporter, Alonso, uno dei produttori di Black Panther: Wakanda Forever, avrebbe violato il suo contratto in esclusiva con la Disney partecipando alla produzione del film argentino, senza chiedere il permesso o segnalarlo all'azienda. Nonostante questo, la società di produzione, quando ha appreso la notizia, avrebbe deciso di derogare alla clausola contrattuale concedendole una dispensa, a condizione che non avrebbe continuato a promuovere il film. Nel contratto firmato dalla Alonso con la Disney nel 2018, c'era una clausola che le proibiva di lavorare a progetti per qualsiasi studio rivale. La pellicola argentina è stata prodotta in parte da Amazon Studios, che ha distribuito il film su Prime Video.
Nonostante questi accordi, dopo il Festival di Venezia, Alonso avrebbe continuato l'attività di promozione. La rottura si sarebbe concretizzata nella notte degli Oscar, quando Victoria Alonso ha sfilato sul red carpet con il regista Santiago Mitre e non con il team di Black Panther: Wakanda Forever, da qui il licenziamento della produttrice.
La versione delle fonti citate dall'Hollywood Reporter è stata in parte smentita da l'avvocato Patty Glaser in una dichiarazione a Variety. Il legale, che rappresenta la Alonso in questo suo addio forzato alla Disney, ha affermato che la sua assistita ha avuto la "benedizione" dello studio per lavorare nel team dei produttori di Argentina, 1985.