Un palmares deludente per Rai Cinema, quello di Venezia 77, che ieri si è concluso con il Leone d'Oro a Nomadland e la Coppa Volpi a Pierfrancesco Favino. In un comunicato ufficiale che pubblichiamo di seguito, Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema ha ringraziato per il premio a I Predatori, ma ha espresso dispiacere e delusione per i mancati riconoscimenti a Le Sorelle Macaluso di Emma Dante e ad altre pellicole da loro prodotte come Notturno e Miss Marx.
"Grazie al Festival, al presidente della Biennale Roberto Cicutto e al direttore Alberto Barbera per aver sfidato le paure, in questo anno davvero singolare, e aver portato a compimento con un'organizzazione puntuale e in totale sicurezza un evento complesso come un festival internazionale. Questa edizione della Mostra rimarrà un esempio positivo in tutto il mondo e siamo soddisfatti di aver contribuito in maniera considerevole al suo successo - grazie alla quantità (ben diciotto titoli) e alla qualità dei nostri film - per mandare un segnale forte di fiducia per la ripartenza di tutto il cinema. Siamo contenti per il premio al film I predatori di Pietro Castellitto, un riconoscimento importante per un giovane regista alla prima prova che lo incoraggia a proseguire sulla sua strada. Un premio che spinge anche Rai Cinema a continuare a investire energie e risorse a sostegno del nuovo cinema italiano.
Per contro, pur consapevoli che i verdetti delle giurie vanno accettati con serenità, non possiamo non essere dispiaciuti e un po' delusi perché i tre film coprodotti da Rai Cinema presenti nel Concorso ufficiale - Miss Marx di Susanna Nicchiarelli, Notturno di Gianfranco Rosi e Le sorelle Macaluso di Emma Dante - non sono stati considerati come forse meritavano. Tre opere molto diverse tra loro, ognuna con uno stile e un'identità ben definite e una propria voce forte, originale e autentica, come è stato ampiamente riconosciuto dalla critica italiana e internazionale.
In particolare, dispiace che l'opera di Gianfranco Rosi, unica invitata eccezionalmente a partecipare ai maggiori festival internazionali - da Toronto a New York e Telluride, al London Film Festival, a quello di Tokio e Busan - accolta dal pubblico con 10 minuti di applausi, e quasi l'unanimità di consensi della critica e della stampa delle più prestigiose testate internazionali e italiane, non sia riuscita ad arrivare al cuore di questa giuria la cui composizione probabilmente non includeva tutte le diverse forme del cinema.
Le nostre congratulazioni infine a Pierfrancesco Favino, un attore straordinario che è da sempre nei nostri cuori".