La Mostra del Cinema di Venezia numero sessantatre si avvia verso il gran finale, ma chi sa che proprio in questi ultimi giorni di proiezioni non si scopra il film destinato a mettere d'accordo tutta la giuria presieduta da Catherine Deneuve e quindi a conquistare il Leone d'oro. Saranno presentati oggi in competizione l'italo-francese Quei loro incontri di Jean-Marie Straub e Danièle Huillet, una pellicola di cui non si sa molto ma che si annuncia ispirata ai Dialoghi con Leucò di Cesare Pavese, e il belga Private Property di Joachim Lafosse, in cui Isabelle Huppert interpreta una donna divorziata che decide di vendere il cascinale in cui vive con i due figli gemelli, ma si trova osteggiata dai due ragazzi.
Per quanto riguarda questa giornata sono da segnalare un paio di eventi d'interesse fuori concorso: il primo è Il diavolo veste Prada, già ottimo successo al botteghino USA che vanta la solita, monumentale Meryl Streep, per l'ennesima volta a in odore di nomination all'Oscar; il secondo è The Magic Flute, in cui, dopo aver affrontato ripetutamente William Shakespeare, il poliedrico Kenneth Branagh si misura con un altro gigante della cultura occidentale, Wolfgang Amadeus Mozart. Il film è infatti la versione di Branagh de Il flauto magico, ultima grande opera mozartiana.