Dancing with Maria di Ivan Gergolet è l'unico film italiano in concorso alla Settimana della Critica, un documentario sulla celebre danzatrice argentina Maria Fux.
Tutti possono danzare con Maria Fux. A più di 90 anni con molte sfide e traguardi alle spalle non ha perso la verve e la grazia che ne hanno fatto una delle grandi della danza. Siamo a Buenos Aires, nella sua scuola dove per Maria Fux la missione è trasformare con la danza e la simbiosi con la musica i limiti di ognuno in risorse perché "la danza è l'incontro di un essere con gli altri" (Maria Fux). È possibile danzare anche il silenzio. Nei suoi corsi danzano insieme ballerini di qualsiasi condizione ed estrazione sociale, uomini e donne con malattie fisiche e mentali, tutti alla scoperta di se stessi e degli altri. L'incontro con l'energia e la danza di Maria cambiano la vita di chi l'incontra. Dopo aver sperimentato e trasmesso agli altri per tutta una vita il suo metodo basato sulla percezione dei ritmi interni e sulla simbiosi con la musica Maria Fux ha preso in consegna un'ultima allieva, forse la più difficile: se stessa.
Scritto e diretto da Ivan Gergolet, nato nel 1977 a Monfalcone (Gorizia) che ha al suo attivo diversi corti e documentari, Dancing with Maria è il suo esordio nel lungometraggio. Un giorno Gergolet ha accompagnato sua moglie a Buenos Aires per seguire un seminario della Fux. Da questo incontro è nato Dancing with Maria. Il film-documentario è prodotto da Igor Princic (già produttore del fortunato Zoran, il mio nipote scemo l'anno scorso alla SIC) e coprodotto da Transmedia (Italia), Imaginada Films (Argentina) e Staragara (Slovenia).