Venezia 2011: Bernardo Bertolucci premia Marco Bellocchio

Sarà Bernardo Bertolucci a consegnare a Marco Bellocchio il Leone d'oro alla carriera in uno speciale evento veneziano. Seguirà la proiezione della nuova versione di Nel nome del padre, il film del 1971 rimontato per l'occasione.

Sarà Bernardo Bertolucci a consegnare a Marco Bellocchio il Leone d'oro alla carriera della 68. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia (31 agosto - 10 settembre 2011), diretta da Marco Mueller e organizzata dalla Biennale presieduta da Paolo Baratta. La cerimonia di premiazione, con l'eccezionale incontro fra questi due Maestri del cinema italiano, avrà luogo venerdì 9 settembre 2011, alle ore 17.00 nella rinnovata Sala Grande del Palazzo del Cinema (Lido di Venezia). ''Mi onora e mi commuove che sia Bernardo Bertolucci a consegnarmi il Leone" ha dichiarato Marco Bellocchio. "Pur percorrendo strade diverse, c'e' sempre stata tra noi due reciproca attenzione e stima. E affetto. Due prestigiosi premi alla carriera (la Palma alla carriera a Bernardo e il Leone a me) nello stesso anno sono, oltre che un riconoscimento artistico importante, l'immagine di una ripartenza per altre avventure umane e artistiche che spero possano durare ancora a lungo''.

Sarà dunque una cerimonia di premiazione all'insegna delle sorprese, che verrà aperta con la proiezione del film-omaggio Marco Bellocchio, Venezia 2011 (12'), che il regista Pietro Marcello ha realizzato per l'occasione e che ripercorre l'opera del grande regista. Straordinaria 'autobiografia attraverso i film' (a partire dai provini di ammissione al CSC e dal potente primo corto Abbasso il zio, usato come filo conduttore) il film breve di Pietro Marcello riesce a ripercorrere in 12' l'itinerario creativo del regista piacentino, colto nella sua continua ricerca di una trascrizione della realtà, così come la interpretiamo nei sogni. Poema visivo e sinfonico (firmato da Ennio Morricone,, Nicola Piovani/[PEOPLE], [PEOPLE]Carlo Crivelli), Marco Bellocchio, Venezia 2011 è scandito da un'andata e ritorno continua tra il passato e l'oggi (le sequenze che Marcello ha girato in luglio a Bobbio: il Bellocchio dell'officina permanente e dei progetti continui) - il ritratto fuori dal comune di un cineasta fuori dal comune.
A seguire, la versione di Nel nome del padre (1971) "rivisitato" (ripensato e rimontato) da Marco Bellocchio (80'). Per la prima volta, non un restauro ma una nuova opera inedita e "attuale", realizzata dal regista a partire dai materiali del film stesso. Un singolare Director's Cut che invece di durare parecchi minuti di più, risulta più corto rispetto alla prima edizione: 80' per questa nuova versione "redux" di Nel nome del padre, contro i 105' del film uscito in sala nel 1971.