Vasco Rossi ha sempre voluto una vita al massimo, ma dopo essere sopravvissuto ad alcool, droga ed eccessi di ogni tipo sembra soffrire particolarmente la noia da lockdown, conseguenza della pandemia da COVID-19 che stiamo affrontando.
Così quando Cesare Cremonini, a cui Vanity Fair ha affidato la direzione dell'ultimo numero di novembre a tema "SurVIVE, SopravVIVERE", gli ha chiesto cosa significhi per lui la parola "vivere", soprattutto durante questo brutto periodo che stiamo attraversando, Vasco Rossi ha così risposto:
"E' veramente un brutto periodo, per tutti. Una catastrofe planetaria che nessuno avrebbe potuto immaginare, sarebbe stato peggio solo ..se ci avesse colpiti un meteorite!"
Il cantante, noto per gli eccessi di una vita spericolata tra alcool e droga, guarda al passato e ammette: "Ne ho combinate di cazzate, ma le ho anche pagate tutte. Sono stati gli anni più stupidi del secolo ma anche i più belli e divertenti, quelli irriverenti di Colpa d'Alfredo, di Ogni volta, Vita spericolata e di Bollicine. Sono sopravvissuto facendo del rock in italiano...".
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Adesso, però, di fronte all aparalisi che stiamo vivendo, anche Vasco è spiazzato: "Dovremo ancora stare chiusi in casa...E.. per noi che abbiamo bisogno di urlare, di cantare, di "assembrarci."... è ancora molto lontana la possibilità di fare concerti... Ma sopravvivremo anche a questo....!! Sopravvivremo e te lo dico io che...Se non sono un sopravvissuto io... io sono un... Super Vissuto! (...e sono proprio curioso di vedere come andrà a finire)"