Si terrà a Milano dal 2 al 7 dicembre la nuova edizione del Noir in Festival 2024 e la locandina lanciata oggi, esplicito omaggio alle dark lady, è firmata dalla fumettista Vanna Vinci. I direttori Giorgio Gosetti e Marina Fabbri hanno, infatti, deciso di puntare affidare il segno inconfondibile dell'immagine dell'anno alla Signora del fumetto italiano.
Artista cagliaritana, Vanna Vinci ha collaborato con editori importanti, sia italiani che stranieri, tra cui Sergio Bonelli, Feltrinelli, Rizzoli, Dargaud, Planeta e Hachette. Il suo universo spazia dalle storie a tematica quotidiana e intimista, con derive nel fantastico, al personaggio umoristico della Bambina Filosofica, fino a suggestivi biopic di figure femminili come Luisa Casati, Tamara de Lempicka, Frida Kahlo, Maria Callas e le grandi cortigiane della Parigi della fine dell'ottocento. Attualmente, sta lavorando a una miniserie intitolata Viaggio notturno per la Sergio Bonelli Editore, un racconto dalle atmosfere perturbanti e oniriche.
Joyce Carol Oates sarà premiata col Raymond Chandler Award al Noir in Festival 2024
Noir al femminile
Commentando la sua esperienza creativa per il Noir in Festival, Vanna Vinci ha dichiarato: "Quando mi è stato proposto di creare l'immagine per il festival, mi è subito venuto in mente uno dei miei film preferiti: La fiamma del peccato di Billy Wilder, con la sceneggiatura scritta a quattro mani da Wilder e Raymond Chandler. Mi si è palesata immediatamente la protagonista, la biondissima e cattivissima femme fatale Phyllis Dietrichson, interpretata da una strepitosa Barbara Stanwyck. E così l'ho ritratta, algida, con lo sguardo coperto dagli occhiali scuri e la sigaretta nella mano guantata. Per l'ambientazione ho usato uno scorcio di uno dei fotogrammi del film. Si tratta di una città americana, forse Los Angeles, negli anni quaranta, ma poteva sembrare anche Milano di notte. Per l'atmosfera, non volevo evocare solo l'eleganza geometrica delle spalline anni quaranta, ma volevo che ci fosse anche un'idea della Milano negli anni ottanta. Perciò ho utilizzato solo colori puri e primari, cyan, giallo e magenta, tipici della grafica di quel periodo. Sono felice che la mia Phyllis Dietrichson rappresenti quest'anno un universo denso e pieno, come è il cinema Noir."-
Vanna Vinci sarà protagonista di un incontro alla IULM nell'ambito di una serie di eventi che andrà ad avvicinare ancora di più il Noir in Festival con l'arte del fumetto.