Valsecchi: "The Pills? Li prenderei a schiaffi, sono dei bambini"

Il produttore del film "Sempre meglio che lavorare" interviene duramente nella polemica che ha travolto i tre giovani protagonisti dopo un post in cui replicavano ad una critica di Rolling Stone che non gli era andata giù.

Se anche il produttore del film interviene pubblicamente per dire che prenderebbe a ceffoni i protagonisti, evidentemente questi hanno davvero esagerato. Tutto è cominciato qualche giorno fa, quando i The Pills, con un post su Facebook avevano commentato la recensione di Sempre meglio che lavorare pubblicata dal magazine Rolling Stone. "E' da ieri sera che stiamo cercando di ricordarci se ci siamo scopati la donna di qualcuno a Rolling Stone Italia, ma proprio non ci viene in mente..." - avevano detto, con un tono decisamente sgradevole e arrogante - "Loro comunque non hanno avuto manco il coraggio di metterci zero! Ripigliatevela quella stelletta!"

The Pills - Sempre meglio che lavorare: i The Pills in una foto dal set
The Pills - Sempre meglio che lavorare: i The Pills in una foto dal set

Insomma, se la recensione di Rolling Stone non gli è andata giù, anche il loro commento non è stato accolto benissimo, tanto è vero che dopo alcune ore i tre si sono visti costretti a ridimensionare la loro affermazione con un ulteriore post, senza però rivolgere alcun tipo di scuse. "Il fatto che ci siano state persone che abbiano pensato che ce la fossimo veramente presa per una semplice critica al film è legato al fatto che tante persone nuove in questi giorni hanno conosciuto The Pills, specialmente tra giornalisti e opinionisti" Il lungo post proseguiva con un tentativo di chiarimento del tipo "Chi ci conosce sa che siamo sempre stati amanti delle critiche, quindi non avremmo mai potuto reagire in un modo che non ci appartiene" e un invito a ritrovarsi in sala per un saluto e per vedere il film.

Guarda la nostra videointervista: "Fare i coglioni è un lavoro serio" i The Pills al cinema con Sempre meglio che lavorare.

Insomma, tra tante giustificazioni più o meno lecite, le scuse non sono arrivate e ci ha pensato Pietro Valsecchi, produttore del film, a scusarsi per loro in diretta radiofonica su Tele Radio Più 90.7 s. "Mi scuso per loro, quella di Rolling Stone era una critica giusta, così come è giusto il titolo del film: non hanno voglia di lavorare. Ho messo in scena dei bambini, sapete quanti schiaffi dovrei dargli?" Il produttore ha sottolineato che ai suoi tempi, quando si diceva una parola di troppo si faceva anche un passo indietro, "ma questa generazione deve ribadire per forza ciò che dice, ed è una sciocchezza."

Che ne pensate, le affermazioni di Valsecchi sono giuste? Fatecelo sapere nei commenti!