Per molti è un simbolo di forza. Per molti altri è un simbolo di libertà. Per molti ancora, specie per chi ha letto Salgari, è un simbolo di resistenza e di ribellione. Per il Far East Film Festival è, prima di tutto, un simbolo di energia: quella che serve per portare avanti un grande progetto culturale e quella che occorre, non senza qualche indispensabile dose di autoironia, per dichiararne gli intenti. Del resto, non è certo un caso se la diciottesima edizione si aprirà sotto il segno della tigre. Anzi: sotto il segno di The Tiger, per essere precisi, lo splendido e potente kolossal di Park Hoon-Jung che ruggirà in anteprima internazionale venerdì 22 aprile.
L'Opening Night sarebbe già memorabile così, va detto, ma la fierissima tigre sudcoreana di Park, assetata di sangue e di giustizia, non ruggirà da sola: sotto i riflettori del Teatro Nuovo farà ritorno uno dei più vecchi e cari amici del FEFF. Chi? Un genio chiamato Johnnie To! A lui, indimenticato trionfatore del primissimo Audience Award con A hero never dies, spetteranno due compiti: presentare al pubblico il gangster movie Triviṣa, di cui è produttore, e tagliare ufficialmente il nastro con il Festival trailer che porta la sua firma.
Ebbene sì: il FEFF diventa maggiorenne e, per festeggiare come si deve, ha deciso di regalare a se stesso e al pubblico un gioiello davvero inestimabile. 30 secondi di pura bellezza d'autore. 30 secondi in cui Johnnie "debutta" nel cinema d'animazione (già questo, superfluo sottolinearlo, è un regalo nel regalo) e in cui il suo sguardo incontra le sonorità di un enorme compositore: Lim Giong .
Forse, per amor di simmetria, sarebbe giusto aspettarsi una serata di chiusura altrettanto memorabile. Ed ecco, allora, la Closing Night del 30 aprile: una data da segnare sul calendario, con un evidenziatore fluo, perché è la data in cui Sammo Hung salirà sul palco del Far East Film Festival per ritirare il Gelso d'Oro alla Carriera. L'attore, regista e coreografo action che, nel corso dei decenni, ha saputo rivoluzionare indelebilmente il segno visivo delle arti marziali. Leggendario in patria, e amatissimo in tutto il mondo, Sammo accompagnerà a Udine il suo The Bodyguard (International Festival Premiere), entusiasmando i fan e consolidando la reputazione internazionale capitalizzata, anno dopo anno, dal FEFF.
Ma lasciamo parlare - brevemente - le cifre di questo 18° capitolo: 72 film nella selezione ufficiale, di cui 50 in concorso, provenienti da 10 aree geografiche dell'Asia (5 anteprime mondiali, 10 anteprime internazionali, 8 Festival Premiere e 37 anteprime italiane, di cui 18 europee), oltre 100 eventi disseminati nel centro di Udine (citiamo, fra tutti, l'immancabile Far East Cosplay Contest del 24 aprile), 150 volontari prontissimi a scendere in campo, dal 22 al 30 aprile, spalleggiando lo staff del Festival.
Un calendario fitto e articolato dentro cui non mancheranno il secondo FEFF Campus, la scuola di giornalismo per giovani talenti europei e asiatici, e il workshop internazionale Ties That Bind, che ormai da 8 anni mette in connessione produttori occidentali e orientali. E non va certo dimenticato l'evento di pre-apertura: una serata straordinaria, quella del 21 aprile, con lo spettacolo The Ghosts di Constanza Macras (ennesima pietra preziosa del CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia)!
Ad affiancare la ricca sezione-concorso, che vedrà in sfida per l'Audience Award 2016 i migliori titoli panasiatici dell'ultima stagione (blockbuster, cult movie, outsider su cui scommettere, ma anche "oasi d'autore", come l'attesissimo Three Stories of Love di Hashiguchi Ryosuke), ci sarà l'info-screening della controversa opera collettiva Ten Years e ci saranno ancora una volta diverse traiettorie parallele: quella dedicata ai documentari, quella dedicata al Fresh Wave Festival (le giovani voci di Hong Kong), quella dedicata alla paura (grandissimo ritorno dell'Horror Day e primissimo approdo, sullo schermo udinese, per il sommo Kiyoshi Kurosawa: un crudele viaggio nel buio, e nella psiche, intitolato Creepy), quella dedicata alle mostre (dall'arte contemporanea giapponese di Paradoxa all'universo del fumetto con il Viaggio a Tokyo di Vincenzo Filosa).
Se quest'anno l'immancabile - devoto - omaggio alla storia del cinema asiatico sfiorerà la tuta gialla di Bruce Lee, proponendo nei nuovissimi restauri 4k alcuni autentici must (Dalla Cina con furore, Il furore della Cina colpisce ancora, L'urlo di Chen terrorizza anche l'occidente e The Game of Death) , l'occhio del FEFF indagherà a fondo sulla gloriosa fantascienza giapponese. Una retrospettiva di 10 film e una pubblicazione, entrambe intitolate Oltre Godzilla - Futuri alternativi e scenari fantastici del cinema giapponese ed entrambe curate dall'espertissimo Mark Schilling, che vedranno come ospite d'onore il mitico regista Nobuhiko Obayashi!