True Detective 3 ha lasciato aperte molte ipotesi e teorie con il finale della stagione e Nic Pizzolatto, creatore del progetto antologico, ha ora commentato gli eventi mostrati sul piccolo schermo, parlando inoltre del legame con la prima stagione e di un possibile ritorno con un quarto ciclo di episodi.
Ovviamente non proseguite con la lettura se non avete visto l'epilogo della storia: la notizia contiene spoiler!
Nic Pizzolatto ha spiegato perché ha voluto fare chiarezza su alcuni elementi della storia, come le ipotesi (qui potete leggere la nostra interpretazione del finale di True Detective 3) che Amelia fosse l'assassina e Roland potesse essere gay: "Non pensavo ci fosse alcun motivo per non fare chiarezza su quelle questioni. La teoria su Amelia non l'ho realmente capita: è una persona complicata e ambiziosa, ma fondamentalmente buona e che vuole essere una scrittrice. Non capisco come potrebbe diventare un'assassina. Quel tipo di svolte non è qualcosa che considero in modo positivo dal punto di vista narrativo perché significherebbe che sto mentendo nel rappresentare un personaggio e renderebbe Wayne un detective terribile, essendo stato sposato per 33 anni con questa donna senza capire che fosse un'assassina. Quindi ho pensato che offrire chiarezza avrebbe aiutato quei fan che pensavano fosse in serbo qualcosa di simile. E lo stesso è accaduto per quanto riguarda Roland, stavo semplicemente chiarendo la questione".
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La presenza di Eliza Montgomery, che realizza documentari, serviva a mostrare il momento in cui Wayne si rende conto che la donna non sa quello che ha fatto o il destino di Julie Purcell, oltre a riconoscere che potrebbe esserci una connessione con il caso al centro della prima stagione di True Detective, in modo da confermare che si tratta di un unico universo in cui si svolgono le due storie, pur sottolineando che sono indipendenti.
Pizzolatto ha poi smentito la teoria che Wayne fosse morto in Vietnam e niente di quanto mostrato fosse accaduto.
Nell'epilogo della storia si sottolinea inoltre che Henry potrebbe risolvere il caso perché non è disposto ad abbandonare l'indagine, in particolare se aveva un significato così grande per il padre, e in futuro potrebbe quindi trovare un modo per concludere il lavoro iniziato da Wayne e Roland. Una scena tagliata dall'episodio finale di True Detective 3 mostrava Henry guardare le interviste rilasciate dal padre e Roland gli diceva: 'Gli avevo detto che non avrebbe dovuto parlare con queste persone, che avrebbe potuto essere pericoloso'. Henry chiedeva quindi delle ulteriori spiegazioni, ma Roland cambiava argomento, indirizzandolo però verso la strada giusta che lo conduceva a capire ciò che era accaduto a Harris James, decidendo quindi di interrogare il padre. Un'altra scena riguardava invece la morte di Amelia, a cui si era fatto riferimento in uno dei primi episodi, e una sequenza estesa approfondiva il rapporto tra Wayne e sua figlia in cui i due personaggi spiegavano che non era successo nulla di grave tra loro, semplicemente non erano bravi a mantenere i contatti perché era la madre a chiamare la ragazza ogni settimana, mentre loro si lasciano semplicemente dei messaggi.
Nic Pizzolatto ha poi commentato l'idea che Wayne si ricordi chi è Julie e si renda conto che è viva: "Avviene dopo che la ragazzina gli porta un bicchiere d'acqua. Mi chiedo quanto si dovrebbe lasciare alle interpretazioni degli spettatori, ma personalmente credo che si sia ricordato chi è. Credo che ci fosse una specie di sguardo e un cenno che fanno capire che si è brevemente ricordato perché si trovava lì. Grazie alle sfumature dell'interpretazione di Mahershala Ali le persone possono interpretare quel momento come desiderano".
Lo sceneggiatore ritiene che sia abbastanza sapere che Julie è realmente lì ed è la stessa apparsa nel video di sorveglianza del 1990.
La scena di Hoyt è invece stata ideata per mostrarlo come un uomo segnato dalla vita che non sa realmente quanto accaduto, nonostante le aspettative di trovarsi di fronte a un personaggio davvero malvagio.
Pizzolatto ha infine confermato che HBO sarebbe felice se venisse realizzata una quarta stagione, tuttavia lui è ancora indeciso perché ha altri progetti a cui dedicarsi e sarebbe soddisfatto di concludere True Detective come una trilogia, nonostante abbia delle idee un po' folli per un altro ciclo di episodi.