Annunciato al New York Comic Con 2025, Trigun Stargaze chiuderà la nuova saga di Vash the Stampede. In arrivo a gennaio 2026 su Crunchyroll, il finale promette uno scontro epico e una resa dei conti con il passato, firmata Studio Orange.
Trigun Stargaze: il ritorno di Vash
La saga di Trigun Stargaze nasce dal coraggio di Studio Orange, che ha scelto di riscrivere la leggenda di Vash the Stampede con la stessa audacia con cui il suo protagonista affronta il destino.
Dopo Stampede (2023), accolto con iniziale diffidenza ma poi rivalutato per la sua regia e per l'uso espressivo del 3D, lo studio si prepara a consegnare un epilogo che promette spettacolarità e introspezione. Annunciato al New York Comic Con 2025, Trigun Stargaze arriverà su Crunchyroll nel gennaio 2026, in contemporanea con la messa in onda giapponese.
Il nuovo capitolo si inserisce in una stagione animata già affollata di titoli di rilievo - da Frieren: Beyond Journey's End 2 a Jujutsu Kaisen e Oshi no Ko - ma conserva un'identità visiva e narrativa unica.
La CGI, spesso additata come fredda o meccanica, diventa qui un linguaggio poetico, plasmato da Orange con la stessa sensibilità che aveva reso iconici Beastars e Land of the Lustrous. Lontano dalla rigidità di altri esperimenti digitali come Berserk o Kingdom, Stargaze trasforma la tecnica in ritmo, vibrazione, materia viva. Non un tradimento del 2D, ma una sua evoluzione naturale.
Il crepuscolo di Vash: tra memoria e destino
La trama riparte dal mito infranto di Vash, l'uomo dal sorriso gentile e dal passato irredimibile, marchiato da una taglia di $$60.000.000.000 per l'incidente di Lost JuLai. Rifugiatosi sotto l'identità di Eriks, vive nascosto finché il richiamo del deserto e del fratello Millions Knives lo costringono a riemergere.
Trigun Stargaze riporta in scena volti amati come Meryl Stryfe e Nicholas D. Wolfwood, ma soprattutto segna il ritorno della fan-favorite Milly Thompson, doppiata da Chika Ayamori, ora ridisegnata con tratti più maturi e un'estetica che fonde memoria e rinnovamento.
Le prime immagini mostrano un Vash più vicino alla versione originale del 1998, con il celebre ciuffo biondo e uno sguardo più duro, ma ancora attraversato da un'ironia tragica. Mentre No Man's Land torna ad agitarsi tra promesse di salvezza e impulsi di distruzione, Vash deve affrontare la battaglia definitiva, una lotta che trascende la materia per diventare una riflessione sulla compassione in un mondo che ha dimenticato come provarla.
Se Stampede aveva messo in discussione il mito, Stargaze sembra pronto a chiuderlo nel bagliore di una supernova: un addio che potrebbe ridefinire non solo il destino di un eroe, ma anche il ruolo dell'animazione digitale nell'immaginario contemporaneo.