Durante l'Anime Expo 2025, Lee Jong-hui (alias S.I.U.), autore di Tower of God, ha raccontato come calcio e cultura pop influenzino ancora tanto il suo lavoro. Pur limitando oggi le citazioni dirette, resta aperto a future ispirazioni multiculturali. Intanto, i fan attendono notizie sulla terza stagione dell'anime, ancora non confermata ma fortemente auspicata.
Tower of God, tra calcio e pop culture
Nel labirinto vertiginoso di Tower of God, dove ogni piano racconta una storia diversa e ogni combattente porta in sé un codice misterioso, si nascondono anche piccole ombre familiari per gli appassionati di calcio. All'Anime Expo 2025, S.I.U., nome d'arte di Lee Jong-hui, ha svelato ai microfoni di ComicBook.com la matrice sportiva che da anni alimenta la sua scrittura. "Ultimamente cerco di evitare troppe citazioni," ha spiegato l'autore, "ma nel caso del calcio, si tratta di un gioco globale, che si intreccia perfettamente con il contesto multiculturale della Torre. Le posizioni di battaglia si rifanno in parte a ruoli calcistici, quindi se emergeranno altri parallelismi tra questo sport e la mia storia, probabilmente li utilizzerò."

Un approccio, il suo, che fonde metafora e struttura, sport e strategia, trasformando il manga in una sorta di campionato interplanetario in verticale, dove i giocatori non inseguono un pallone, ma l'ascensione. Non mancano neanche gli echi di cultura pop e letteraria, da Mark Twain fino a citazioni musicali come "One Shot, One Opportunity", vista recentemente tanto nel webtoon quanto nell'anime.
Il futuro dell'anime: tra attese e silenzi
Dopo il passaggio di testimone tra studi di animazione - Telecom Animation Film per la prima stagione e The Answer Studio per la seconda - Tower of God sembra ora in una fase sospesa.

La seconda stagione, con protagonista Ja Wangan, ha segnato un cambio di rotta sia narrativo che visivo rispetto alle avventure di Bam, e ha confermato l'enorme potenziale dell'universo ideato da S.I.U. Ma al momento, nessuna conferma ufficiale è arrivata per una terza stagione.
Il materiale originale, tra l'altro, non manca: l'opera cartacea ha ampiamente superato gli eventi già adattati, aprendo le porte a nuove trasposizioni. Nel frattempo, lo stesso autore continua a espandere il suo universo, come dimostra il recente debutto di uno spinoff manhwa dedicato a Urek Mazino. Un segnale che, forse, la Torre non ha ancora smesso di crescere.