129 film provenienti da 40 nazioni diverse, questi i numeri della 29a edizione del Torino Gay & Lesbian Film Festival (TGLFF), in programma a Torino dal 30 aprile al 6 maggio 2014, a testimonianza della sempre maggiore internazionalità di questa kermesse cinematografica. Fra i paesi con il maggior numero di pellicole, gli Stati Uniti d'America con 27 film, seguiti da Francia (14), Spagna (13), Italia (11), Germania (8) e Svizzera (8).
Degna di nota è la presenza della Corea del Sud, presente con 7 pellicole, di cui quattro del regista LeeSong Hee-il, molto attento alle problematiche sociali del suo paese. Classe 1971, Lee Song Hee-il tra il 1995 e il 2000 ha diretto un buon numero di cortometraggi, affrontando sin da subito in maniera decisa i principali problemi sociali della Corea del Sud contemporanea. Tra i lungometraggi successivi, è da ricordare No Regret (2006), una delle prime pellicole apertamente gay del cinema coreano. Fra i suoi film presenti al festival, è di particolare interesse il recentissimo Night Flight (2014), che sarà al centro di una serata dedicata al tema del bullismo. Questo melò duro e violento, presentato all'ultimo Festival di Berlino, racconta le vicende di tre studenti sudcoreani in un crescendo di sopraffazioni e tensioni, fino alla resa dei conti con il passato e con le proprie identità.
Dalla Russia con amore è il titolo di un'intera sezione dedicata alla confederazione di stati dell'ex Unione Sovietica. Con questo omaggio, il TGLFF vuole porre l'attenzione e dare solidarietà a un momento sociale tutt'altro che facile, proponendo non solo film di finzione ma anche documentari a testimonianza e denuncia della situazione attuale della comunità LGBT in questo paese. I titoli in programma comprendono due lungometraggi, Sayat Nova (Il colore del melograno) di Sergej Parajanov - precursore della cinematografia gay in Russia già negli anni del regime, più volte arrestato - e Campaign of Hate: Russia and Gay Propaganda di Michael Lucas, e tre cortometraggi, The Beginning di Eleonora Zbanke, I Love Her di Darya Perelay e I've Only Just Begun di Elias Koskimes.
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