Too Old to Die Young ha debuttato su Amazon e Nicolas Winding Refn ha svelato che non gli interessa il modo in cui gli spettatori vedono le puntate, spiegando perché ama le potenzialità offerte dallo streaming. Il regista ha presentato il suo nuovo progetto al Festival di Cannes come se fosse un film della durata di 138 minuti, ottenuto dall'unione del quinto e del sesto episodio, North of Hollywood e West of Hell.
Nicolas Winding Refn, intervistato da Indiewire, ha ora sottolineato cosa considera rilevante dei nuovi mezzi a disposizione dei filmmaker: "Ciò che trovo interessante dello streaming - perché la televisione è morta stecchita - è che si tratta di un'opportunità completamente nuova ed è, in un certo senso, un concetto diverso perché è incontrollabile. Ti colleghi e scolleghi. Ora si ha a che fare con la coesistenza. La televisione a episodi è stata ideata quando i progetti andavano in onda una volta a settimana su un canale analogico. Perché continuiamo a mentenere la stessa narrazione e costruzione che sono legate a una realtà che non esiste nemmeno più?".
La scelta di presentare Too Old To Die Young - di cui potete leggere la nostra recensione - da due puntate poste a metà della storia è dovuta al nuovo metodo con cui gli spettatori accedono ai contenuti: "I miei figli vedono in questo modo i progetti. Trovano qualcosa e ci si buttano dentro. Se suscita il loro interesse continuano a guardare. E poi era un modo grandioso per entrare nel cuore dello show. Sono una persona che vuole intrattenere e sono qui per fare spettacolo".
Il filmmaker non è quindi preoccupato all'idea che gli spettatori non guardino le puntate dalla prima all'ultima e in modo integrale: "Devono godersi l'esperienza. Tredici ore sono un periodo molto lungo nella vita di qualcuno". Refn ha inoltre dichiarato: "È come un libro: se vai in una libreria e trovi un romanzo non lo prenderai per leggerne la prima pagina. Lo afferri e lo inizi a sfogliare, leggendone degli estratti e pensando: 'Oh, è interessante. Comprerò questo libro'". Il regista ha quindi deciso di non rendere le puntate tutte della stessa durata: "Può essere di un minuto, può essere di venti ore. Le persone non hanno idea che qualcosa debba essere di una lunghezza prestabilita perché si tratta di un libro o stanno guardando un dipinto. Decidi il tempo che vuoi investire nella visione in base a ciò che stai facendo nella tua vita, cosa ti attrae o come vuoi trascorrere il tuo tempo. C'è un senso di libertà creativa che non è legata a qualsiasi tipo di controllo".