Tom Hanks, annullata la cerimonia in suo onore per: "Preparare i soldati della forza più letale del mondo"

Un riconoscimento pensato per celebrare un "cittadino esemplare" capace di incarnare i valori di Duty, Honor, Country si arena a pochi giorni dalla consegna. Il caso solleva interrogativi su quanto, oggi, la cultura e il cinema possano resistere alle turbolenze della politica.

Un ritratto di Tom Hanks

La West Point Association of Graduates ha annullato la cerimonia in cui avrebbe dovuto consegnare a Tom Hanks il prestigioso Sylvanus Thayer Award. La decisione arriva in un clima in cui la politica americana sembra interferire sempre più con le istituzioni accademiche e militari.

West Point cancella la cerimonia per Tom Hanks

Il premio, fissato per il 25 settembre, avrebbe incoronato Tom Hanks non solo come attore due volte premiato con l'Oscar, ma come figura pubblica in grado di coniugare impegno civile e credibilità morale. Un riconoscimento che in passato ha visto tra i suoi destinatari leader, scienziati e figure cardine della società americana.

Tom Hanks ne La guerra di Charlie Wilson, 2007
Tom Hanks sul set

Eppure, in una comunicazione interna, il presidente della West Point Association of Graduates, Mark Bieger, ha annunciato la cancellazione della cerimonia, sostenendo che la scelta permetterà all'accademia di "concentrarsi sulla sua missione principale: preparare i cadetti a guidare, combattere e vincere come ufficiali della forza più letale al mondo, l'esercito degli Stati Uniti". Una formula che sa di disciplina militare più che di celebrazione culturale, e che lascia in sospeso il destino del premio: Hanks lo riceverà in altra sede o il riconoscimento è stato revocato del tutto?

Quando il cinema si scontra con l'agenda politica

La decisione non si inserisce in un vuoto, ma in un contesto segnato da forti interventi dell'amministrazione Trump sugli istituti militari e accademici. A gennaio, un ordine esecutivo ha promesso una revisione profonda di programmi, leadership e docenti nelle accademie militari. E ad agosto, la reintroduzione di un ritratto del generale Robert E. Lee nella biblioteca di West Point ha scatenato ulteriori polemiche.

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Una scena con Tom Hanks

In questo scenario, il nome di Hanks - volto iconico di film che hanno spesso raccontato la storia americana, dalla Seconda guerra mondiale a missioni spaziali - assume un valore simbolico. Premiare lui avrebbe significato ribadire un ponte tra cultura popolare e ideali nazionali. Ma la politica sembra avere imposto il suo filtro.

Come ha dichiarato la direttrice delle comunicazioni dell'Esercito, Rebecca Hodson: "Sotto questa amministrazione, onoriamo la nostra storia e impariamo da essa - non la cancelliamo".

Tom Hanks attacca gli spettatori di "Era mio padre", disponibile su Disney Plus: "L'avete sottovalutato" Tom Hanks attacca gli spettatori di 'Era mio padre', disponibile su Disney Plus: 'L'avete sottovalutato'

Così, un premio nato per celebrare il legame fra cittadini e istituzioni si ritrova sospeso, intrappolato tra memoria storica e giochi di potere. E Tom Hanks, icona di integrità cinematografica, diventa inconsapevole protagonista di un copione che forse neppure Hollywood avrebbe immaginato.