Black Philip, la memorabile capra di The Witch, era talmente aggressiva da aver quasi ucciso uno degli attori dell'horror folcloristico di Robert Eggers. A quanto pare, l'animale in questione, il cui vero nome è Charlie, sarebbe piuttosto aggressivo anche nella realtà oltre che nella finzione filmica. Ne sa qualcosa l'attore Ralph Ineson, che è stato quasi ucciso da Charlie.
The Witch, period horror atmosferico incentrato sul fanatismo religioso, è piuttosto inquietante, ma uno degli aspetti più terrificanti riguarda proprio la presenza della capra Black Philip, divenuta una vera e propria star nella comunità degli amanti del genere horror.
Il cast di The Witch ha svelato che lavorare con Black Philip, alias Charlie, è stato un vero e proprio incubo. La capra, infatti, avrebbe passato il tempo sul set a fare i capricci, ignorando le istruzioni, sonnecchiando quando doveva mostrarsi energetica e e agitandosi di continuo quando doveva stare ferma. Il regista Robert Eggers si è imposto per avere un vero animale piuttosto che una creazione in CGI e ha rifiutato l'uso di pupazzi per via dell'aspetto poco realistico, ma Charlie gli ha fatto passare la voglia di lavorare con animali.
Ad avere problemi con Charlie, però, è stato soprattutto Ralph Ineson, che in The Witch interpreta William, lo zelante patriarca della famiglia al centro del film. Apparso in Harry Potter e Il trono di spade, Ineson ne sa qualcosa di violenza, ma il confronto con Charlie lo ha lasciato ferito e dolorante tanto che in tre occasioni ha docuto recarsi in ospedale per farsi visitare. Nel confronto più brutale, Charlie lo avrebbe colpito alle costole danneggiandogli un tendine e costringendolo a girare il resto delle scene sotto effetto di antidolorifici. L'esperienza ha spinto Ralph Ineson a maturare l'odio verso le capre, come ha svelato a Hollywood Reporter:
"Un'esperienza orribile. Davvero davvero orribile. Dal momento in cui i nostri sguardi si sono incrociati, ci siamo odiati. Charlie aveva due modi per dimostrarlo: si fermava e non faceva niente, oppure mi attaccava."