Non è certo passato inosservato il passaggio a Cannes 2024 di The Substance, opera seconda della regista francese Coralie Fargeat interpretata dalla star Demi Moore che ha sconvolto il pubblico per la presenza di scene horror davvero disgustose.
MUBI detiene i diritti di distribuzione della pellicola, che ha acquistato poco prima dell'inizio del festival in previsione dell'attenzione che sarebbe stata riservata al body horror, definito da David Ehrlich di IndieWire "classico istantaneo". Diamo allora uno sguardo alle reazioni della critica.
Di cosa parla The Substance
Nel body horror al femminile, Demi Moore interpreta un ex stella di Hollywood in declino di nome Elisabeth Sparkle, ora rassegnata ai video di fitness in stile Jane Fonda. Quando viene licenziata perché troppo vecchia, rimandata a casa nel suo spoglio appartamento di Los Angeles dal suo produttore sciovinista (Dennis Quaid), un incidente d'auto e la disperazione la portano a contattare un'azienda oscura che offre una sostanza gialla che, una volta iniettata, promette una "versione migliore" di te stesso.
La versione migliore di Demi Moore è interpretata da Margaret Qualley, una versione più giovane e vivace di Elisabeth che ora si chiama Sue e, nel mondo esterno, diventa una delle principali star davanti alla telecamera. Ma ci sono molte regole dell'uso della sostanza che, se violate, creano il caos, come mostra la satira di Coralie Fargeat, un body horror meno cruento, con più viscere e arti che spuntano fuori dove non dovrebbero e con abbondanti nudi full-frontal.
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Le prime reazioni "sconvolte" della critica
Matt Neglia di Next Best Picture scrive: "SANTO CIELO!!! Coralie Fargeat ha appena realizzato uno dei più grandi film body-horror di tutti i tempi con THE SUBSTANCE a #Cannes. Un vortice di suoni, furia e sangue grottesco che devastano le nostre preoccupate ossessioni per la bellezza e l'immagine di sé. Affronta l'inevitabile percorso dell'invecchiamento in un modo che vi farà venire la nausea, mentre i fan dell'horror proveranno un piacere folle nel suo travolgente sound design e nell'uso di effetti pratici nel trucco. Demi Moore è sensazionale in uno dei suoi migliori ruoli da anni, mentre Margaret Qualley continua a dimostrare di essere una delle attrici più impavide che lavorano oggi. Il terzo atto è uno dei migliori esempi recenti più esagerati e disgustosi di ciò che il genere ha da offrire, combinando elementi di The Elephant Man, Scanners e molti altri che non anticiperò per dar vita a qualcosa di indimenticabile. Mi è piaciuto così tanto!"
In risposta a Indiewire, Ryan Lattanzio scrive: "The Substance è un body horror folle e bizzarro. Preparatevi per una rinascita di Demi Moore e di un'esilarante Margaret Qualley in questa disgustosa e brillante satira femminista hollywoodiana, il primo film che ho amato di questa Cannes".
Gli fa eco FilmLand Empire: "The Substance è incredibile! Immaginate Frank Henenlotter che realizza una versione femminile de Il ritratto di Dorian Gray con un tocco di Viale del tramonto. Formalmente impressionante, gloriosamente scardinato, ma sorprendentemente commovente e sincero. Demi Moore dà tutto, è fantastica! L'ho amato!"
Una delle poche voci contro, quella della critica Flavia Dima. Come si legge nel suo tweet: "A giudicare dalla reazione della Sala Debussy, la gente inizierà a definire The Substance un capolavoro femminista, ma è la spazzatura più misogina, cinica e piena di odio per se stessi che si possa mai evocare. Abiezione pura"
Di seguito altre reazioni della critica.