The Running Man: Glen Powell svela la reazione di Arnold Schwarzenegger al remake

La star del nuovo adattamento dell'opera di Stephen King ha condiviso i commenti del protagonista del thriller arrivato nel 1987 con il titolo L'implacabile.

Una foto di The Running Man

Glen Powell ha svelato la reazione di Arnold Schwarzenegger alla visione del remake di The Running Man.
L'iconico protagonista di cult come Terminator, infatti, era stato il protagonista del precedente progetto cinematografico, arrivato nei cinema di tutto il mondo nel 1987.

La reazione di Schwarzenegger

La star di The Running Man, Glen Powell, ha svelato a Screen Rant di aver incontrato Arnold Schwarzenegger e di avergli mostrato la versione finale del film, il nuovo adattamento dell'opera letteraria scritta da Stephen King, di cui aveva raccontato la reazione al nuovo finale.
L'attore ha inoltre svelato il commento di Arnold Schwarzenegger dopo la visione: "Era così entusiasta della versione del libro di Stephen King che abbiamo portato sullo schermo, è realmente la prima volta che la visione di Stephen è stata adattata in modo corretto. Continuava a dire: 'È incredibile'".

The Running Man
The Running Man: il protagonista in una scena

Nell'intervista Glenn ha poi aggiunto: "Lo ha amato, si è sorpreso, era così entusiasta. Ma la prima cosa che mi ha detto è stata 'Questo è stato un film davvero doloroso per te'. Lui ha girato così tanti film action e sa cosa richiedono fisicamente".

Schwarzenegger, basandosi anche sulla sua esperienza, ha lodato il giovane collega per l'impegno fisico richiesto per girare il remake: "Lui ha detto: 'Uno dei film action più duri, queste non sono cose semplici da realizzare nel modo giusto'".

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Cosa racconta il film

The Running Man è il programma televisivo più seguito al mondo: un reality show estremo in cui i concorrenti, chiamati "Runner", devono rispettare una sola regola per restare vivi: fuggire per 30 giorni, in diretta TV, braccati da killer professionisti, detti "Cacciatori", mentre il pubblico, incollato agli schermi, esulta a ogni esecuzione. Ben Richards (Powell) non è un eroe. È un uomo qualunque, costretto a una scelta impossibile: entrare nel gioco per salvare la figlia malata. A convincerlo è Dan Killian (Josh Brolin), il carismatico e spietato produttore dello spettacolo, maestro nel trasformare la sofferenza in spettacolo, la paura in share, la morte in intrattenimento. Ma Ben non segue il copione e diventa un idolo del pubblico, facendo aumentare i dati di ascolto. La situazione porta così a rendere il gioco ancora più rischioso.