The Raven propone una rappresentazione immaginaria degli ultimi giorni della vita di Edgar Allan Poe. In realtà nessuno sa con certezza come Poe trascorse i suoi ultimi giorni sulla terra e la sua morte, da allora, è divenuta un mistero irrisolvibile.
Secondo Joseph W. Walker, l'uomo che trovò lo scrittore il 3 ottobre 1849, Poe era in preda al delirio per le strade di Baltimora, in grande difficoltà e bisognoso di immediata assistenza. Fu portato al Washington College ma purtroppo non divenne mai sufficientemente lucido per spiegare come si fosse trovato in tali condizioni, né come mai non indossasse i suoi vestiti.
Poe morì il 7 ottobre 1849, come raffigurato nel film. Si dice che lo scrittore abbia ossessivamente invocato il nome "Reynolds" durante la notte precedente al suo decesso, ma nessuno ha mai scoperto a chi si riferisse. Alcune fonti anonime affermano che le ultime parole di Poe furono "Signore aiuta la mia povera anima."
I referti medici andarono perduti e i giornali dell'epoca attribuirono la morte dello scrittore ad una "infiammazione cerebrale", eufemismo dell'epoca che si riferiva comunemente alle morti dovute all'alcolismo: la causa della morte sarebbe in questo caso la cirrosi epatica con encefalopatia alcolica.
La vera causa della morte di Edgar Allan Poe rimane comunque un mistero irrisolvibile, come specificato in precedenza; dal 1872 si iniziò a pensare che lo scrittore fosse stato rapito e costretto a bere alcool al fine di essere sfruttato ripetutamente come elettore forzato: una pratica fraudolenta molto comune nel XIX secolo conosciuta anche come 'cooping'.