CG è orgogliosa di portare in sala dal 30 Marzo l'ultimo lavoro frutto del genio visionario e creativo dell'artista e cineasta Lech Majewski The Mill and The Cross. Già presentato con successo al Sundance Film Festival 2011, al 40th International Film Festival Rotteerdam, e premiato al San Francisco Film Critics Circle 2011 con menzione speciale della giuria, al Viareggio EuropaCinema 2011 per il miglior film e il miglior interprete e dopo aver ricevuto il premio come miglior film alla Settima edizione di Popoli e Religioni Umbria International Film Fest, The Mill and The Cross sarà finalmente distribuito nelle sale italiane da CG, offrendo al pubblico un'esperienza visiva unica e spettacolare.
Uno degli artisti e cineasti più avventurosi e ispirati di oggi, Lech Majewski, invita lo spettatore a vivere dentro all'epico capolavoro del maestro fiammingo Pieter Bruegel, La salita al Calvario (1564): la tela riproduce la Passione di Cristo ambientando la scena nelle Fiandre del XVI secolo, sconvolte dalla brutale occupazione spagnola. Il protagonista della narrazione è il pittore stesso (interpretato da Rutger Hauer) intento a catturare frammenti di vita di una dozzina di personaggi: la famiglia di un mugnaio, due giovani amanti, un viandante, un'eretica, la gente del villaggio e i minacciosi cavalieri dell'Inquisizione spagnola. Le storie disperate di questi uomini e di queste donne, costretti ad affrontare la sanguinosa repressione in corso, si sviluppano e si intrecciano sullo sfondo di un paesaggio suggestivo e surreale popolato da oltre cinquecento figure. Tra di loro, oltre al pittore, ci sono l'amico e collezionista d'arte Nicholas Jonghelinck (Michael York) e la Vergine Maria (Charlotte Rampling).
Con The Mill and The Cross, il regista Lech Majewski rivoluziona il modo di rappresentare l'arte attraverso il cinema, introducendo un nuovo metodo pionieristico che permette di entrare in un dipinto e di creare una narrazione basata sulle figure ritratte nel quadro, interpretate da attori in carne e ossa. Per la sua complessità tecnica il film ha richiesto ben tre anni di realizzazione, un paziente impegno tecnico e immaginativo, attraverso il ricorso alle più innovative tecnologie di computer grafica e 3D. L'incontro tra presente e passato, pittura e digital tecnology, ha così dato vita a un enorme arazzo digitale nel quale, svariati livelli di prospettiva, multiformi fenomeni atmosferici e una moltitudine di persone, rendono lo spettatore partecipe di una spettacolare esperienza estetica.