The Book of Vision, il film diretto da Carlo S. Hintermann prodotto da Terrence Malick, ha ora un primo trailer e un artwork realizzato dall'artista LRNZ.
Nel video si vedono le prime sequenze del progetto in cui si mostra il mistero che circonda un libro che unisce presente e passato.
Il film aprirà la 35° edizione della Settimana Internazionale della Critica a Venezia il 3 settembre e The Book of Vision può contare su un cast composto da Charles Dance (Il Trono di Spade), Lotte Verbeek (I Borgia), Sverrir Gudnason (Borg McEnroe), Isolda Dychauk (Faust) e l'italiano Filippo Nigro. Oltre alla produzione di Terrence Malick, il film di Carlo Hintermann può contare sul sostegno del direttore della fotografia Joerg Widmer, dello scenografo David Crank, del costumista Mariano Tufano, delle musiche di Hanan Townshend e Federico Pascucci.
Ecco l'artwork realizzato da Lorenzo Ceccotti, in arte LRNZ. L'artista ha dichiarato: "Di questo lavoro ho provato a cogliere e isolare la visione trascendente e immanente della natura, che brulica fuori e dentro il corpo, sempre in mutamento come l'anima. Per un artista visuale raccontare le storie senza tempo è allo stesso tempo una grande sfida formale e di onestà, ma anche un'opportunità rarissima. Non posso quindi che essere grato per essere stato considerato all'altezza di presentare un'opera tanto profonda, complessa e ricca".
La sinossi ufficiale è la seguente: "Eva (Lotte Verbeek), una giovane e promettente dottoressa, abbandona la sua carriera per immergersi nello studio della Storia della medicina e mettere in discussione tutto: la propria natura, il proprio corpo, la propria malattia e un destino che sembra segnato. Johan Anmuth (Charles Dance) è un medico nella Prussia del Settecento, in bilico tra nuove spinte razionaliste e antiche forme di animismo. Book of Vision è il manoscritto capace di intrecciare le loro esistenze in un vortice ininterrotto. Lontano dall'essere un testo scientifico, il libro contiene le speranze, le paure e i sogni di più di 1800 pazienti: il medico prussiano sapeva come ascoltarli e il loro spirito vaga ancora tra le pagine, dove vita e morte fanno entrambe parte di un unico flusso. La storia di Anmuth e dei suoi pazienti darà così a Eva la forza per vivere appieno la propria vita, comprendendo che niente si esaurisce nel proprio tempo".