Dopo l'annuncio del remake di Blob, cult anni '50 del quale era già arrivato un primo remake nel 1988, il produttore della pellicola ha parlato di questa nuova versione della storia e di come onorerà lo spirito del film originale.
Impegnato nella promozione di Omen - L'origine del presagio, di cui potete leggere la nostra recensione su queste pagine, il produttore Keith Levine ha raccontato della sua passione per Blob, il fluido che uccide e del remake che sta realizzando:
"Beh, personalmente sono molto eccitato, perché un altro di quei classici film che guardi quando 'i tuoi genitori sono usciti' e che ho visto in giovane età è Blob - che stiamo realizzando alla Warner Bros., anche con [il regista di Hellraiser] David Bruckner... Il film di Chuck Russell, da bambino, mi ha fottuto alla grande", ha condiviso senza mezzi termini Levine.
Una scena ambienta in un cinema ha terrorizzato il produttore: "C'è questa scena, verso la fine, in cui questi ragazzi escono di nascosto, vanno al cinema e poi vengono uccisi dal blob... Credo sia stata la prima volta che ho visto morire dei ragazzi della mia età. Guardavo tutti questi film horror e prima d'allora erano sempre adolescenti o persone più grandi, e credo di aver pensato: 'Non ho mai pensato potesse succedere anche a me', ma quel film, solo per quella scena, mi ha davvero terrorizzato. Sono entusiasta di immergermi in quel mondo e di onorare gli effetti pratici, quella sensazione tattile".
Di cosa parla Blob?
Sia nel film originale del 1958 che nel remake del 1988, The Blob è la storia di una sostanza aliena proveniente dallo spazio che consuma tutto ciò che incontra. Più consumava, più cresceva.
Blob - Fluido mortale: il remake del classico horror è in sviluppo presso Warner Bros.
"Internet sta divorando il mondo dell'intrattenimento in tanti modi diversi, quindi avere una visione di qualcosa che è venuto prima di noi, un pezzo di proprietà intellettuale che la gente riconosce, sta diventando sempre più la norma per i film. È sempre stato così. È sempre più difficile realizzare contenuti originali", aveva dichiarato Bruckner nel 2022, parlando del bilanciamento tra storie originali e rivisitazioni.