Da oggi è disponibile su Disney+ il primo episodio di The Beatles: Get Back, docuserie fiume sui Beatles diretta da Peter Jackson che rielabora il materiale registrato nel gennaio 1969, compreso il celebre concerto sul tetto degli Apple Studios. Il regista neozelandese ha spiegato il motivo per cui, per la serie, ha scelto di non intervistare i due Beatles sopravvissuti, Paul McCartney e Ringo Starr.
Come si legge nella nostra recensione di The Beatles: Get Back, la serie rielabora ore e ore di riprese video realizzate dal regista Michael Lindsay-Hogg su commissione, ma si limita a utilizzare alcune interviste realizzate ai passati di Savile Row durante il concerto sul tetto, escludendo ogni materiale estraneo. Peter Jackson ha spiegato a CinemaBlend il motivo per cui ha deciso di escludere l0ipotesi di intervistare i Beatles viventi oggi, Paul McCartney e Ringo Starr:
"Ho deciso molto presto di non intervistare Paul o Ringo o nessun altro. Non volevo interviste dei giorni nostri in questo filmato. Non volevo quel gap di 50 anni. Volevo che tutti tornassero al 1969, che fossero nella stanza con i Beatles, che fossero loro a raccontare la loro storia. Quindi questo era il piano. Ed è effettivamente quello che abbiamo fatto.
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Il regista neozelandese sentiva che l'aggiunta di una prospettiva moderna avrebbe portato gli spettatori fuori dal momento, e voleva che tutti si immergessero in questo viaggio nel tempo. Uno sguardo moderno al passato avrebbe avuto il vantaggio del senno di poi, ed è quello che Jackson voleva rimuovere:
"La vera storia è davvero interessante giorno dopo giorno, in un certo senso la segui un po' al giorno, e poi arrivi ad accompagnare effettivamente i Beatles mentre questi eventi accadono quasi in tempo reale per loro. È martedì, non sanno cosa succederà giovedì e neanche noi sappiamo cosa succederà giovedì".