Intrigo, suspense e doppio gioco per una spy story firmata da uno dei più importanti rappresentanti della cinematografia coreana contemporanea. Sarà The Age of Shadows, il film selezionato per rappresentare la Corea del Sud agli Oscar 2017, ad inaugurare la 15/ma edizione del Florence Korea Film Fest, giovedì 23 marzo alle 20.00 al cinema La Compagnia di Firenze. Applaudita dalla critica per le impressionanti scene d'azione e l'estetica raffinata, la pellicola che racconta la battaglia tra invasori e combattenti per la libertà nella Corea degli anni Venti occupata dai giapponesi, sarà presentata alla presenza del pluripremiato regista Kim Ji-woon. Prima della proiezione è in programma la performance dei Last for One, team di breakdance nato nelle periferie del sud della Corea, oggi riconosciuto come uno tra i migliori al mondo.
Lee Jung-chool, poliziotto coreano al soldo degli occupanti nipponici, riceve l'incarico di identificare e neutralizzare un gruppo armato che lotta per l'indipendenza del paese. Inizia così a dare la caccia al loro leader, Kim Woo-jin, ma la missione si trasforma presto in un pericoloso doppio gioco: i traditori sono da entrambi i lati della barricata, e i due uomini si lanciano in un sottile e subdolo confronto psicologico per cercare di estorcersi a vicenda informazioni preziose. Con 9 film e 2 cortometraggi, tra cui il premiatissimo western "Il Buono, il Matto e il Cattivo" (2008), Kim Jee-woon ha conquistato il pubblico internazionale e le attenzioni dei maggiori festival grazie a un abile mix di elementi stilistici propri del cinema coreano contemporaneo e della grande tradizione dei generi hollywoodiani. Questa sua ultima opera non fa eccezione: "The Age of Shadows" è un elegante lavoro dall'impianto classico, in cui intrighi, tradimenti, ambiguità ed eroismi si susseguono a ritmo serrato, tra virtuosismi artistici e omaggi alla storia del cinema.
Alla Compagnia le proiezioni partiranno alle 15.00 con Man-sin, documentario realizzato da Park Chan-Kyong (fratello del più noto Park Chan-Wook) su una delle più grandi sciamane coreane, che aprirà il focus K Woman dedicato alla donna nel cinema di Corea. La straordinaria vita di Kim Keum-hwa, nata nel 1931 nella provincia di Hwanghae in Corea del Nord e divenuta tesoro nazionale del paese, si snoda attraverso la storia della nazione: dall'oppressione dello sciamanesimo nel corso del Ventesimo secolo al periodo della colonizzazione giapponese, fino alla Guerra di Corea e il New Community Movement degli anni '70.
Alle 16.00 al cinema La Compagnia sarà possibile provare a indossare l'hanbok, il tipico abito da cerimonia coreano, mentre alle 18.00 a Palazzo Bastogi (via Cavour 18) aprirà le porte la mostra "Minhwa, i dipinti che aprono il nuovo anno", personale dell'artista Suh Gong Im che porterà in Toscana 35 dipinti realizzati con uno stile risalente al XVII secolo per celebrare l'ingresso nell'anno del Gallo. Animali e piccoli elementi della vita quotidiana: sono questi i protagonisti dei coloratissimi quadri esposti. Specchio di una rivoluzione culturale che cercava l distacco dalla cultura cinese tradizionale verso l'istituzione di nuovi valori, lo stile Minhwa è sinonimo di libertà espressiva, e lungi dal rimanere cristallizzato nel passato si è evoluto nei secoli costituendo una forma amatissima in Corea di interpretazione del presente. Apprezzate in patria e all'estero, le opere di Suh Gong Im sono state esposte in tutto il mondo: da Pechino a Parigi, da Berlino a Madrid (la mostra sarà visitabile fino al 31 marzo, da lunedì a venerdì in orario 10.00-12.00 e 15.00-19.00, ingresso libero). Per informazioni www.koreafilmfest.com.