Durante un incontro esclusivo al Lucca Comics & Games 2025, Tetsuo Hara e John Romita Jr. hanno analizzato il rapporto tra formazione umana e creatività artistica, con particolare attenzione alle trasformazioni in atto nell'industria del fumetto. L'appuntamento ha offerto una riflessione strutturata sul lavoro dell'autore e sulle tendenze emergenti.
Tra cinema e tecnologie: un confronto sul ruolo dell'autore
Nel corso del Lucca Comics & Games 2025, si è tenuto un evento tra due artisti giganti che hanno segnato l'immaginario e il mondo dell'arte contemporaneo. L'occasione è stata "Creatori di mondi" un confronto tra Tetsuo Hara e John Romita Jr., che ha permesso di affrontare la visione di due dei principali autori dall'immaginario del mondo occidentale e orientale. Igort, nel suo ruolo di moderAutore, li ha guidati nel racconto della loro arte e di come hanno dato vita a personaggi che hanno segnato intere generazioni di lettori.
  Affrontando la relazione tra fumetto e cinema, tra arte e nuove tecnologie, John Romita Jr. ha osservato che la transizione verso un linguaggio audiovisivo risulta già intrinseca nella costruzione delle tavole, dichiarando: "Stiamo già facendo cinema, potremmo realizzare un film domani insieme a Hara"
Il tema centrale dell'incontro ha riguardato però l'impatto dell'intelligenza artificiale sul lavoro creativo. Romita Jr. ha espresso una posizione ferma, sostenendo che "gli strumenti generativi non possiedono competenze o esperienze tali da sostituire un artista".
Hara ha condiviso il punto di vista, indicando che il processo artistico si basa sulla personalizzazione derivata da vita vissuta e osservazione e che l'uso di algoritmi non può riprodurre tali condizioni. "L'I.A. non crea, copia; non ha paura, non ha ricordi, non vive fallimenti e senza tutto questo non esiste arte". Secondo entrambi, la distinzione tra creazione e replica tecnologica rappresenta un argomento che l'industria editoriale dovrà affrontare con attenzione nei prossimi anni.
L'evento ha proposto una visione comune: la tecnologia può supportare alcune fasi tecniche, ma non sostituire la responsabilità autoriale che definisce stile, identità e significato di un'opera.
Il pubblico ha accolto con interesse un confronto che, oltre a celebrare la carriera di due professionisti di riferimento, ha sollecitato una riflessione più ampia sulla tutela delle professioni creative.
Formazione, ispirazione e continuità professionale per Tetsuo Hara e Romita Jr.
Nel corso del panel, i due artisti hanno evidenziato come la propria crescita professionale sia stata influenzata in modo significativo dai modelli di riferimento e dalla costante necessità di miglioramento. John Romita Jr., ricordando il ruolo formativo del padre, ha riportato un insegnamento che lo ha accompagnato per l'intera carriera: "C'è sempre qualcuno più bravo di te". Secondo l'autore, questa consapevolezza ha favorito un approccio al lavoro incentrato sull'apprendimento continuo.
Tetsuo Hara ha descritto un percorso analogo, così come aveva fatto nel corso del Maxishowcase in cui disegnava dal vivo, sottolineando di aver iniziato a disegnare su una piccola scrivania senza aspettative rispetto a una futura popolarità, affermando: "Non immaginavo che i miei disegni sarebbero diventati famosi, né una reazione così forte dall'Italia".
Il Sensei ha confermato l'intenzione di non interrompere il proprio lavoro nonostante in passato avesse valutato di smettere dopo la conclusione di Hokuto no Ken, aggiungendo che l'esperienza a Lucca rappresenta per lui un nuovo elemento di stimolo creativo legato all'incontro con il pubblico.