Quello di Terminator è indubbiamente stato il ruolo più importante della carriera di Arnold Schwarzenegger e durante un episodio della docuserie Netflix intitolata "Arnold", il regista di Terminator 2: il giorno del giudizio, James Cameron, ha parlato per la prima volta dell'avversione della star nei confronti della sceneggiatura del celebre film.
Cameron ha rivelato il motivo per cui Schwarzenegger, almeno inizialmente, non aveva gradito il copione: secondo il cineasta a causare le lamentele della star era stata l'impossibilità di sparare a qualcuno per l'intera durata del film. Durante un episodio della docuserie, il regista sessantottenne ha ricordato la sua evidente insoddisfazione:
"All'inizio, Arnold era assolutamente contrario all'idea. Io e lui dovevamo incontrarci per parlare della sceneggiatura. Quindi mi siedo e vedo che non è allegro come al solito. Gli chiedo: 'Cosa c'è che non va? Non ti piace?' Lui risponde: 'Jim... Non uccido nessuno. All'improvviso sono il buono, il difensore, il protettore'".
Cameron ha quindi rassicurato Arnold Schwarzenegger dicendogli che questa volta sarebbe stato il protettore e che la trama si sarebbe incentrata su Terminator che salva le persone: "Ricordo che quando ho finito di parlare mi ha detto: 'Okay, va bene, ma posso almeno sparare alle gambe di qualcuno?' Ho risposto: 'Sì, va bene, puoi sparare alle gambe. Ora ti va bene?' Lui ha detto: 'No dai, lasciamolo così'".