I venti della 'primavera araba' soffiano su Roma. Venerdì 4 maggio il Centro Aggregativo Apollo 11 ospiterà l'anteprima di Tahrir, documentario di Stefano Savona premiato col David di Donatello per il miglior documentario 2012. Al termine della proiezione il regista incontrerà il pubblico insieme a Laura Guazzone, docente di Storia contemporanea dei Paesi Arabi presso il Dipartimento di Studi Orientali della Sapienza, e alla giornalista e critica cinematografica Anna Maria Pasetti.
Tahrir è un film scritto con i volti, con le mani, con le voci di chi stava in piazza. La prima cronaca in tempo reale della rivoluzione, a fianco dei suoi protagonisti. Uno spettacolo insieme tragico ed esaltante. Il racconto inedito e appassionato di una scoperta: la forza dirompente dell'agire in comune. Elsayed, Noha, Ahmed sono giovani egiziani di poco più di vent'anni. Sono scesi a manifestare contro il regime di Mubarak e si sono ritrovati ad essere gli attori di una rivoluzione. Sono venuti da tutto l'Egitto, da Alessandria, da Luxor, da Suez. Occupano la Piazza notte e giorno, parlano, urlano, cantano insieme ad altre migliaia di egiziani tutto quello che non hanno mai potuto dire apertamente. Le repressioni sanguinose del regime rinforzano la protesta; in Piazza Tahrir si resiste, si lotta, si impara a discutere e a lanciare pietre per difendersi, a inventare slogan e a curare i feriti, a sfidare l'esercito e a preservare il territorio appena conquistato: uno spazio di libertà. Diciotto giorni in Piazza Tahrir cambiano la vita a tutti, ma soprattutto ai giovani che questa rivoluzione l'hanno iniziata uscendo dal mondo virtuale di facebook dove per la prima volta si erano riuniti.