Sylvester Stallone svela i due stunt più pericolosi della sua carriera: “Sono quasi morto”

La star di Rocky e Rambo ha confessato in quale film ha realizzato le acrobazie più pericolose della sua carriera d'azione sul grande schermo.

Sylvester Stallone in una scena di Sly

Sylvester Stallone ha affrontato diversi stunt molto pericolosi e potenzialmente mortali nel corso del periodo d'oro della sua carriera a Hollywood da star del cinema action.

In una video intervista con GQ, Stallone ha passato in rassegna i suoi film più importanti e i suoi personaggi maggiormente iconici, svelando il titolo del film nel quale ha realizzato i due stunt più pericolosi.

Il primo stunt pericoloso di Sylvester Stallone in Demolition Man

Nel film d'azione Demolition Man diretto da Marco Brambilla, nel quale ha recitato al fianco di Wesley Snipes e Sandra Bullock, Stallone interpreta John Spartan, un uomo congelato criogenicamente che viene risvegliato in un lontano futuro per creare distruzione.

Tulsa King Stagione 2 Sylvester Stallone Fucile
Sylvester Stallone in una scena di Tulsa King 2

"Era quello che chiamiamo un set pratico" ha spiegato Stallone, raccontando la scena in cui il suo personaggio è intrappolato in un gigantesco artiglio durante una lotta con Simon Phoenix (Wesley Snipes), rischiando di causargli ferite reali.

"Quelle cose funzionavano davvero. Gli idraulici si muovevano lateralmente, e la forza di quegli artigli di metallo mi avrebbe fatto a pezzi".

Il secondo stunt quasi mortale di Sylvester Stallone

Nell'intervista, Sylvester Stallone ha ricordato anche l'altro stunt molto pericoloso realizzato per Demolition Man: "Coinvolgeva una vasca rotonda, plexiglass spesso, non potevi romperlo nemmeno con una mazza, poiché il contenitore in cui John Spartan è intrappolato veniva riempito con olio caldo".

Sylvester Stallone contro la Warner a causa dei profitti di Demolition Man Sylvester Stallone contro la Warner a causa dei profitti di Demolition Man

Il pericolo principale era l'annegamento: "Non potevi uscire perché il coperchio era imbullonato. Avevo un paio di ragazzi seduti lì con mazze e accette. Dopo la scena gli ho detto 'Perché non provate ad aprirlo?' Naturalmente, lo hanno colpito 20 volte e non sono riusciti a creparlo. Quindi è stato folle".