Stranger Things 3, David Harbour: "Il finale sarà veramente grandioso!"

A pochi giorni dall'arrivo di Stranger Things 3 su Netflix, David Harbour parla del finale rimarcando che sarà il più grande che sia mai stato girato.

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Stranger Things: Winona Ryder e David Harbour in una scena della terza stagione

A pochi giorni dall'arrivo di Stranger Things 3, il 4 di luglio su Netflix, David Harbour contribuisce a rendere l'attesa ancora più spasmodica. L'attore infatti, ha garantito che il finale di stagione sarà il più grande episodio che sia mai stato girato. Insomma, se le premesse sono queste, il pubblico non rimarrà certamente deluso.

Come ha rimarcato in una recente intervista su Entertainement Weekly, David Harbour ha assicurato che, pur non mancando toni leggeri, in Stranger Things ci saranno comunque delle scene dal forte impatto emotivo, il finale soprattutto. "Si tratta del più grande episodio che abbiamo mai girato. È talmente forte dal punto di vista emotivo perché non sai quello che sta per accadere. Non credo che in passato abbiamo mai girato un episodio più commovente di sempre". Queste le parole dell'attore che presta il volto all'iconico sceriffo Hopper che poi si dilunga sulla minaccia che dovranno affrontare: "Abbiamo chiuso il cancello interdimensionale, ma lì fuori c'è ancora questa specie di intelligenza che vuole entrare nel nostro mondo. Farà tutto ciò che è in suo potere per riuscirci".

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Stranger Things: Maya Hawke, Gaten Matarazzo e Joe Keery in una scena della terza stagione

Insomma per Undici, Will, Mike, Dustin e Lucas non sarà un'estate semplice in quel di Hawkins, anche se questa nuova minaccia compatterà ancor di più il loro legame, così come Joyce - Winona Ryder - si avvicinerà ancor di più a Hopper: "Lui riuscirà ad aprire il suo cuore in un modo diverso dal solito", ha spiegato Harbour. Che tra i due scocchi finalmente la scintilla così tanto desiderata dai fan? Chissà.

David Harbour, che presto rivedremo nello spin-off Marvel dedicato a Black Widow a fianco di Scarlett Jonasson, non si sbilancia più di tanto e per non far trapelare nulla serie - di cui abbiamo parlato anche a proposito di un nuovo libro su Stranger Things - ha sviato il discorso sui suoi baffi alla Magnum P.I.. Li ha dovuti far crescere per esigenze di copione, visto che Stranger Things 3 è ambientata a metà degli anni Ottanta, ma dopo un iniziale entusiasmo, ha ammesso di averli odiati: "Per un po' mi sono anche piaciuti, poi però Dio santo, l'unica cosa che volevo era radere via questa cosa dalla mia faccia, ma avevo ancora tre mesi di riprese da fare. E' stato orribile".