Steven Seagal è stato bandito dall'Ucraina per il suo supporto a Putin

L'attore, protagonista di numerosi film di azione e arti marziali, è stato definito una potenziale minaccia alla sicurezza nazionale, visto il suo appoggio al presidente Vladimir Putin

Steven Seagal, protagonista di decine di film di arti marziali, è stato bandito dall'Ucraina. L'attore americano, ma di cittadinanza russa, è stato definito una minaccia alla sicurezza nazionale ucraina e bandito dal paese per cinque anni. Insieme a lui, altre figure sono state dichiarate persone non gradite dopo aver commesso "azioni socialmente pericolose che contraddicono l'obiettivo di mantenere l'Ucraina un paese sicuro", secondo una lettera pubblicata da Apostrophe.

Seagal, il cui Trappola in alto mare è considerato uno dei suoi film storici al livello di Senza esclusione di colpi per Jean-Claude Van Damme, ha dichiarato che la decisione della Russia di annettere ai suoi territori quello della Crimea "molto ragionevole", ed è da sempre un supporter di Vladimir Putin. Già nel 2015 l'Ucraina aveva inserito l'attore in una blacklist culturale di coloro che "parlano contro l'integrità territoriale dell'Ucraina". Seagal è anche impegnato in battaglie ambientaliste e animaliste, la sua ultima apparizione sul grande schermo risale a Machete di Robert Rodriguez, anche se continua a partecipare a film d'azione non destinati alla distribuzione cinematografica.

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