Stellan Skarsgard ha difeso Martin Scorsese della critiche causate dal suo ormai famoso attacco contro la Marvel che continua, anche a distanza ormai di anni, a suscitare commenti e dibattiti.
L'attore ha avuto il ruolo di Erik Selvig nei film di Thor e in due capitoli delle avventure degli Avengers e ha condiviso la sua opinione sui film di supereroi durante la sua partecipazione al Festival di Gotenberg.
Intervenendo all'evento cinematografico, Stellan Skarsgård ha dichiarato: "Quello che Martin Scorsese non ha scritto nel suo articolo sul New York Times che la colpa è della Marvel, perché non lo è e ne è consapevole. La colpa che abbiamo, da decenni, è stata di credere che il mercato dovrebbe guidare ogni decisione e che i ricchi dovrebbero diventarlo ancora di più. Quella è la causa di tutto perché ciò che è accaduto è che tutte le case di distribuzione più piccole sono state cancellate. Ovunque ora è un monopolio".
L'attore ha proseguito sottolineando: "Alcune case di produzione non sono più gestite da persone che vogliono guardagnare con i film perché amano i progetti. Sono gestite da grandi corporazioni che vogliono indietro il 10% del capitale investito, e questo significa che fino a quando vendono popcorn va bene. Ed è per questo che i film di medio livello con un budget più basso rispetto a 100 milioni di dollari e superiore ai 3 milioni non esistono più". Skarsgard è convinto che si tenda a non produrre più i lungometraggi con un costo medio che venivano distribuiti in pochi cinema e continuavano a essere visti per anni: "A Stoccolma è stato proiettato Qualcuno volò sul nido del cuculo per 20 anni. Ora non potrebbe accadere. Non è quindi tutta colpa della Marvel, ma dell'idea del modo in cui i sistemi economici del mondo dovrebbero funzionare".
Stellan, tra le pagine del quotidiano The Guardian, ha voluto chiarire ulteriormente: "Non ho nulla contro i film di supereroi. Ho recitato in un paio di quei progetti e hanno decisamente un loro posto. Il problema è che il sistema permette a otto persone di avere metà del benessere nel mondo e questo aumenta il potere delle forze di mercato, quindi i cinema indipendenti esistono sempre più raramente o fuori dalle grande città".
La star ha proseguito ribadendo: "Non ci sono canali per distribuire tutti i film di medio budget che hanno gli attori migliori, le migliori sceneggiature, perché non possono sprecare 3 milioni di dollari per una campagna marketing. Quando i cinema li proiettano lo fanno per una settimana e se non guadagnano vengono tolti dalla programmazione".
Skarsgard ha usato come esempio il film Il Padrino che ha debuttato in 100 sale negli Stati Uniti, mentre ora i grandi film debuttano in oltre 4.000 copie e l'opinione delle persone non ha più valore. L'attore quindi auspica una realtà in cui ci sia maggiore equilibrio tra le varie tipologie di film.