Pareri divisi su Star Wars: Il risveglio della forza. Chi lo ha amato senza riserve, chi lo ha apprezzato come divertissement, chi ancora si lecca le ferite per la delusione post-visione. La critica americana ha apprezzato molto il film che ha raggiunto il 95% di recensioni positive su Rotten Tomatoes. L'AFI lo ha inserito nella classifica dei 10 migliori film dell'anno e poche ore fa la Broadcast Film Critics Association gli ha fatto recapitare la nomination come miglior film. Ma non tutti sono d'accordo.
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Tra le bocciature arriva quella dell'Osservatore Romano, organo ufficiale del Vaticano. La recensione pubblicata è priva di firma, ma chiunque abbia visto il film per conto della Santa Sede (Papa Francesco in persona? Non ci stupirebbe) non lo ha apprezzato. Il motivo? I cattivi non sarebbero sufficientemente cattivi.
Ecco cosa scrive l'Osservatore Romano: "L'aspetto in cui fallisce più clamorosamente la messa in scena del nuovo regista è la rappresentazione del male, ovvero il disegno dei personaggi negativi".
Il problema è dunque la caratterizzazione del nuovo villain Kylo Ren e, con lui, dell'Imperatore Snooke: "Qui invece si vuole andare oltre, si vuole strafare nella cupezza, e il risultato è pessimo. L'omologo di Darth Vader, Kylo Ren, porta una maschera evidentemente con la sola ragione di emulare il suo predecessore. Mentre la figura che dovrebbe sostituire l'imperatore Palpatine come incarnazione del male supremo rappresenta il più grave difetto del film. Senza svelare nulla del personaggio in questione, ci limiteremo a dire che è il risultato più goffo e pacchiano che si poteva ottenere dalla computer graphic".
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Il quotidiano confronta la regia di quest'ultimo capitolo con quelli precedenti guardando con nostalgia al passato: "L'unico merito del film firmato da J.J. Abrams è quello di dimostrare, per contrasto, quanto invece fosse elegante, equilibrata, ma soprattutto appropriata la regia dei capitoli precedenti, compresi L'impero colpisce ancora e Il ritorno dello Jedi, affidati praticamente a meri prestanome".
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Ma la stoccata finale sull'intera operazione arriva nel seguente passaggio: "Il risveglio della forza sembra più un reboot che un sequel. Non un reboot di classe, però, come può essere il Batman di Nolan, ma un aggiornamento piegato alle mode del momento e a un pubblico più avvezzo allo schermo del computer che a quello delle sale cinematografiche". Almeno adesso sappiamo che il Vaticano ama Christopher Nolan.