Dopo l'arresto di Alessandro Basciano, ex concorrente del Grande Fratello Vip 6 per stalking nei confronti di Sophie Codegoni, quest'ultima ha rotto il silenzio con un lungo post condiviso nelle storie di Instagram. I due si erano conosciuti durante la loro partecipazione al reality show di Canale. Nelle ultime ore sui social, alcuni fan tossici della coppia hanno criticato la Codegoni per la denuncia contro il suo ex fidanzato.
Le parole di Sophie Codegoni
"Non ho potuto fare diversamente. Ho lottato contro me stessa, contro il dolore e la paura. Ho a lungo sperato in un cambiamento, ma mi sbagliavo e ammetterlo è straziante. Ho dovuto proteggere me, nostra figlia e le persone che amo - si legge nel post - dicono che ci voglia coraggio ma io non mi sento coraggiosa, mi sento semplicemente una donna e una madre che ha fatto quello che era purtroppo necessario, anche quando avrebbe voluto solo chiudere gli occhi e sperare che tutto si aggiustasse da solo".
E ancora: "In mezzo a questo caos mi rimane la consapevolezza di aver avuto la forza, di scegliere il giusto, di mettere al primo posto la sicurezza e la serenità mia e della mia famiglia. Adesso devo andare avanti, fare la mamma, continuare a lavorare, ritrovare me stessa, un passo alla volta, con la speranza che un giorno tutto questo possa restare solo un ricordo lontano".
Il racconto della denuncia
Nelle ultime ore l'Adnkronos ha avuto la possibilità di leggere i documenti allegati alla denuncia e ha fatto una descrizione dei fatti che hanno portato all'arresto di Alessandro Basciano. "Comportamenti per motivi futili e di gelosia. Come quando l'ha strattonata per il vestito e colpita ripetutamente sulle gambe. Diversi i 'pedinamenti', non solo sotto casa o in luoghi pubblici, ma anche su un treno tanto da portare la vittima, in quell'occasione, a dirgli 'adesso però mi fai paura, cosa ci fai qui, adesso chiamo i carabinieri'".
"La Codegoni - scrive l'agenzia di stampa - gli ha anche scritto 'mi stai terrorizzando'. Basciano la controllava con continue telefonate e video chiamate nell'ordine di 50/60 chiamate al giorno alle quali, a volte, lei non rispondeva; quando non gli rispondeva, l'indagato la tempestava di messaggi, insultandola e minacciandola di toglierle la custodia della bambina".
"A settembre 2024, durante una cena le ha spiato il telefono e irritato l'ha insultata e le ha sputato in faccia. La notte tra il 13 e il 14 novembre ha preso a pugni un amico di lei, poi ha chiamato la sua ex e le ha detto che la stava raggiungendo a casa 'per ucciderla e che non ne sarebbe uscita viva'".