Il regista Jon Turteltaub ha svelato di aver dovuto tagliare le scene più violente ideate per il film Shark - Il primo squalo per accontentare la Warner Bros. che voleva ottenere un visto censura in grado di permettere anche ai minorenni l'accesso in sala.
Il filmmaker ha spiegato: "Sono davvero dispiaciuto per il fatto che il film non sia maggiormente sanguinoso o disgustoso. Mia moglie ne è felice e io lo sono perché i miei figli possono vederlo, ma il numero di morti davvero orribili, disgustose e sanguinose che avevamo progettato e che non abbiamo potuto realizzare rappresenta qualcosa di tragico. C'erano delle cose davvero buone che non sono sopravvissute al montaggio finale".
Nelle fasi di post-produzione di Shark - Il primo squalo hanno infatti capito che non potevano inserire molte sequenze e Turteltaub ha spiegato: "Ci siamo semplicemente resi conto che non c'era modo di mantenere il film vietato ai minori di 13 anni non accompagnati se fosse rimasto tutto come avevamo pensato. Si tratta di un film troppo divertente per impedire alle persone che non amano il sangue e a chi ha meno di 14 anni di entrare in sala. Ho esitato molto prima di tagliare tutte quelle scene di sangue e violenza. Non l'avrei però fatto se avessi pensato che la storia potesse venire penalizzata. Non è successo, andava lo stesso bene".
Le scene tagliate non verranno però completate per la versione in DVD e Blu-Ray perché costerebbe troppo completare il lavoro sugli effetti speciali.
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Il regista, inoltre, ha svelato che la morte di uno dei protagonisti è stata leggermente modificata per renderla meno violenta: "Non voglio anticipare troppo, ma c'era una morte nel film in cui si pensava che il personaggio fosse ancora vivo fino a quando ti rendevi conto che era solo la sua testa. La rivelazione che era tutto quello che rimaneva era fantastica, ma alcune persone ci hanno detto che era troppo inquietante e ho dovuto tagliarla".
Shark - il primo squalo è in uscita nei cinema italiani il 9 agosto 2018