Seth Rogen: "Se sapessero cosa ho fatto per un'audizione, la mia carriera sarebbe finita"

A più di 20 anni di distanza dal film che ha lanciato Bennifer, Seth Rogen ha recentemente ricordato la sua audizione per Gigli del 2003, spiegando quanto fossero compromettenti la sua audizione.

Una scena di Seth Rogen

Durante una recente ospitata al Jimmy Kimmel Live, Seth Rogen ha ricordato un imbarazzante provino per Amore estremo - Tough Love, film del 2003 con Ben Affleck e Jennifer Lopez. Rogen ha raccontato di aver tentato un provino che oggi considera "inaccettabile", ammettendo: "Se quel video uscisse, dovrei partire per un tour di scuse."

Seth Rogen e il provino da dimenticare

A volte, il tempo salva. Specie quando le proprie performance artistiche, riviste con gli occhi del presente, rischierebbero di trasformarsi in boomerang professionali. Seth Rogen, ospite del Jimmy Kimmel Live, ha rispolverato uno dei momenti più imbarazzanti della sua carriera pre-fama: un provino per Amore estremo - Tough Love, la commedia romantico-criminale del 2003 che unì Ben Affleck e Jennifer Lopez e che, a dispetto del cast, si rivelò un disastro epocale. All'epoca Rogen era ancora un giovane attore in cerca di occasioni e tentò di ottenere il ruolo di Brian, un ragazzo con disabilità cognitive poi affidato a Justin Bartha. "Sono passati molti anni," ha esordito, "e grazie al cielo allora si usavano soprattutto videocassette. Perché, col senno di poi, se certe audizioni finissero online oggi, la mia carriera finirebbe all'istante."

Seth Rogen in  Tu, io e Dupree
Seth Rogen sul set

Nel ricordare quel momento, Rogen ha sottolineato quanto la scrittura del personaggio fosse distante dagli attuali standard di sensibilità e rappresentazione. Nonostante questo, fu spinto dall'entusiasmo di lavorare con il regista Martin Brest, noto per Scent of a Woman. "Volevo lasciare il segno," ha confessato. Il tono, però, vira presto verso l'autocritica ironica: "Sono tentato di rifare l'audizione adesso, ma non posso. È troppo. È così terribile che non oso nemmeno imitarla. Perché ci ho dato dentro. Mi vedevo agli Oscar."

Rogen non ha nascosto quanto quel momento, se reso pubblico, potrebbe essere distruttivo per la sua reputazione. "Se quel nastro uscisse oggi, questa sarebbe l'ultima intervista che vedreste di me. Tranne magari il mio tour di scuse. Per favore, se qualcuno ce l'ha, lo bruci. O me lo venda. Lo compro." Una dichiarazione che mescola comicità e inquietudine, riflettendo su quanto gli standard dell'industria siano mutati negli anni, soprattutto sul fronte della rappresentazione delle disabilità e della comicità "sopra le righe".

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Ironia della sorte, Amore estremo si rivelò un flop colossale: incassò poco più di 7 milioni di dollari nel mondo e oggi vanta un mesto 6% su Rotten Tomatoes. Per Rogen, dunque, il mancato ingaggio fu forse una fortuna mascherata. Eppure, il suo aneddoto è un raro esempio di onestà nel mondo dello spettacolo, una riflessione su quanto sia labile la linea tra ambizione e consapevolezza, tra il sogno dell'Oscar e l'incubo virale.