La V edizione di SEEYOUSOUND Torino si terrà dal 25 gennaio al 3 febbraio 2019 al Cinema Massimo: 10 giorni durante i quali il festival getterà un fascio di luce su documentari, lunghi, cortometraggi e videoclip che mostrano correnti e personaggi musicali che hanno influenzato l'immaginario e il sentire collettivo, o in cui la musica è coprotagonista di storie e immagini degne dei più grandi festival internazionali. Oltre 90 film e videoclip - tra sezioni competitive e rassegne internazionali, proiezioni speciali - di cui 4 anteprime assolute, 1 anteprima europea e 29 italiane affiancati da un fitto programma di live, dj set ed eventi, che insieme daranno corpo, voce e luce a una V edizione che è un vero #AMVSTSEE.
Inaugurazione
Venerdì 25 gennaio si inizia con un'apertura che porta in anteprima italiana a Torino il documentario-tributo alla vita notturna berlinese Symphony of Now di Johannes Schaff. Presentato alla scorsa Berlinale, il film trae ispirazione dal film muto sperimentale del 1927 di Walter Ruttmann Berlino - Sinfonia di una grande città, restituendo un moderno spaccato della vibrante energia musicale della metropoli tedesca, esaltata ancor più dalla colonna sonora firmata dal celebre producer Frank Wiedemann insieme a musicisti della scena elettronica cittadina come Hans-Joachim Roedelius, Gudrun Gut, Modeselektor e Alex.Do. Proprio Alex.Do aprirà la proiezione con un set live delle tracce del film per poi proseguire con l'Opening Party / Berlin Celebration all'Azimut Club.
FOCUS BERLINO 1989-2019
L'anno delle celebrazioni per il trentennale della caduta del Muro di Berlino è l'occasione per la V edizione di SEEYOUSOUND Torino per realizzare un viaggio nella storia della Germania, dagli anni '80 visti da entrambi i lati della costruzione. Film, videoclip e appuntamenti legati a doppio senso da questo filo conduttore e dalla musica protagonista, tracceranno un percorso tra le varie sezioni del festival, per raccontare cosa volesse dire vivere in quegli anni in quella città, in una nazione divisa, e come la musica abbia saputo superare confini e unire, nonostante tutto, ponendo i semi di una creatività musicale che prosegue fino ai giorni nostri.
SEZIONI COMPETITIVE
44 titoli - di cui 21 in anteprima italiana - sono in concorso nelle sezioni LONG PLAY FEATURE e LONG PLAY DOC - 6 lunghi di finzione e 6 documentari musicali selezionati tra le migliori produzioni internazionali; 7INCH - contest con 12 cortometraggi in gara - e l'immancabile SOUNDIES, concorso per il formato 'musicale' per eccellenza, con 20 videoclip selezionati.
Tra i lunghi di LONG PLAY FEATURE - curata da Francesco Giugiaro - Lords of Chaos di Jonas Arkelund, regista di videoclip tra i più noti al mondo, attesissimo lungometraggio che racconta l'epopea insanguinata dei Mayhem, di Euronymous e Burzum, una delle più famigerate vicende della Storia del black metal norvegese. Candidato come rappresentante indiano per gli Oscar 2019, il film della regista Rima Das, Village Rockstars, è la storia di Dhunu, bambina che vive in un remoto villaggio indiano il cui sogno è fondare una rock band. Riflettono, invece, sul rapporto tra individualità e successo e tra ambizione e intimità i due più classici biopic: Ted - A Moon of My Own, del regista svedese Hannes Holm, vede protagonista Ted Gärdestad, genio della musica pop nella Svezia degli anni '70, che però vede la sua carriera arrendersi di fronte alle ombre della sua psiche; João, o Maestro, diretto da Mauro Lima, è incentrato sulle vicende del pianista brasiliano João Carlos Martins. Musica, amore e politica in Gundermann di Andreas Dresen, storia del cantautore tedesco Gerhard Gundermann, operaio e comunista idealista attraverso le cui canzoni, rivivono gli anni a cavallo della caduta del muro. Bomb City di James Brooks ci offre invece uno spaccato della provincia americana tra sport, punk e violenza.
Per LONG PLAY DOC - selezionati da Paolo Campana -, Where are you, João Gilberto? in cui Georges Gachot, che sarà ospite al festival, ricostruisce un ritratto suggestivo di João Gilberto, musicista e creatore della bossa nova; presentato allo scorso Festival di Locarno. Lo spirito rock'n'roll brucia intenso in Bad Reputation, diretto da Kevin Kerslake, ritratto della sacerdotessa punk, Joan Jett; French Waves di Julien Starke, si muove sui ritmi dell'incontro tutto francese tra house e techno. Dal Festival di Cannes, Le Grand Bal di Laetitia Carton, ci porta nel cuore della Francia dove, ogni luglio, più di duemila persone di tutte le età si riuniscono da ogni parte del mondo per ballare e suonare danze e balli popolari per sette giorni e sette notti.
Sono all'insegna delle contaminazioni e degli incroci tra culture anche Rude Boy, introdotto in sala dal regista Nick Davies, sulla nascita della prima etichetta reggae/ska della Gran Bretagna, la Trojan Records; e Gurrumul di Paul Damien Williams, storia vera del cantante e compositore australiano Geoffrey Gurrumul Yunupingu che, nonostante fosse cieco dalla nascita e non avesse mai imparato il braille, suonava la chitarra al contrario e viveva immerso nella sua tribù aborigena da cui traeva ispirazione per la sua musica. La fama raggiunta lo portò a duettare con Sting, a suonare al cospetto della regina Elisabetta e alle Olimpiadi di Sidney del 2000, prima di lasciarci nel 2017.
Per 7INCH - selezionati da Matteo Pennacchia - spicca, tra i 12 corti in concorso, Atelier di Elsa María Jakobsdóttir, giovane regista danese, un cortometraggio tutto al femminile che ha ricevuto "l'endorsement" di Nicolas Winding Refn. Poi Death Metal Grandma di Leah Galant, su una quasi centenaria sopravvissuta all'olocausto che si presenta a un talent show cantando in un gruppo metal. In concorso anche Patrick Waldrop con Cosmic Debris, un ricordo di Frank Zappa tracciato da Gabor Csupo, suo amico e animatore della serie I Simpson. Yellow di Ivana Šebestová è un'affascinante animazione pittorica in cui si ritrova tutta la difficoltà nella ricerca dell'equilibrio personale che coinvolge una giovane cantante d'opera.
SOUNDIES, l'immancabile concorso dedicato al formato musicale per eccellenza - curato da Alessandro Battaglini - proporrà 20 videoclip, selezionati tra le migliori proposte del 2018, attraverso cui guardare a nuove musiche e culture con uno sguardo trasversale. A partire dal videoclip dei Canada di Pienso En Tu Mira, brano della rivelazione Rosalia, fino ad arrivare al ritorno sulle scene dei Subsonica, passando dalle narrazioni intense di Rian Johnson per il video degli LCD Soundsystem e di Benjamin Howdeshell, a cui si sono affidati i Parcels. A scegliere il Miglior Videoclip "Nicola Rondolino", che si aggiudicherà 500€, saranno Alan Masferrer, Jasper Hokken e Marco Da Re.
Novità di quest'anno è The Real World?, uno spazio fuori concorso che vuole raccontare parti della realtà e dell'attuale società attraverso il videoclip e che segna l'inizio della collaborazione con il Festival Soundwatch di Berlino.
SEEYOUSOUND Torino è organizzato dall'Associazione Choobamba in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema, con il patrocinio di MIBAC e Comune di Torino, e il contributo di Regione Piemonte e Fondazione CRT.
Per informazioni www.seeyousound.org.
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