Scontro Tyson vs Paul: KO tecnico... per Netflix

L'attesissimo incontro di boxe tra Mike Tyson e Jake Paul ha causato non pochi problema alla piattaforma streaming di Netflix, sollevando un'accesa polemica da parte del pubblico.

Un momento dello scontro tra Tyson e Paul

L'attesissimo scontro tra Mike Tyson e Jake Paul, trasmesso in diretta su Netflix, ha attirato un'enorme attenzione mediatica ma si è trasformato in un fiasco tecnico e sportivo. Nonostante mesi di promozione, lo streaming è stato oggetto di problemi: perdita di segnale, interruzioni continue. Tutto ciò ha scatenato l'indignazione del pubblico e acceso un dibattito sulle capacità della piattaforma di gestire eventi live di questa portata.

Un disastro tecnico per Netflix senza precedenti

Il primo round dello scontro non è stato sul ring, ma sulla piattaforma. Netflix ha subito un duro colpo di immagine: buffering continuo, perdita di audio e qualità video spesso ridotta a pixel. Questi problemi hanno rovinato l'esperienza per molti utenti, che si sono riversati sui social media per esprimere il loro disappunto con critiche feroci, alcuni minacciando di disdire l'abbonamento.

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Un ritratto di Mike Tyson

La piattaforma, che sta investendo pesantemente negli eventi sportivi live come la NFL e la WWE, ha mostrato tutte le sue vulnerabilità proprio nel momento in cui doveva dimostrare di poter competere con colossi come Amazon e Disney+.

L'evento, ospitato all'AT&T Stadium di Arlington, Texas, ha cercato di ricreare la magia degli incontri di boxe degli anni '80 e '90. Con un'ampia schiera di celebrità presenti a bordo ring - da Charlize Theron a Shaquille O'Neal - Netflix ha tentato di puntare su un mix di nostalgia e glamour. Tuttavia, il tutto si è spesso trasformato in una caricatura, con momenti discutibili come l'inquadratura insistita su Tyson in abbigliamento intimo che ha generato commenti sarcastici da parte dei media.

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Non sono mancati gli espedienti promozionali: interviste dietro le quinte e riferimenti a serie popolari come Squid Game e Cobra Kai, ma il pubblico ha percepito lo show come troppo costruito e privo di autenticità. Quando finalmente il campione 58enne è salito sul ring, il pubblico sperava in una scintilla, ma il match si è rivelato monotono. Jake Paul, 27 anni, ex YouTuber diventato pugile professionista, ha dominato con una strategia conservativa. Ha sferrato 78 colpi a segno contro i 18 di Tyson, dimostrando di poter controllare l'incontro senza mai spingere davvero sull'acceleratore.

Tyson, visibilmente fuori forma rispetto ai suoi giorni di gloria, non ha mai trovato il ritmo per impensierire Paul. Dopo otto round, i giudici hanno assegnato la vittoria a punti a Jake Paul, confermando quella che sembrava una vittoria scontata fin dall'inizio.

Tra problemi tecnici e un incontro freddo, il vero vincitore è stato il portafoglio di Tyson, con un assegno da 20 milioni di dollari per una performance lontana dai suoi standard leggendari.