Sciopero sceneggiatori USA: entra in gioco Schwarzenegger

Il governatore della California è intenzionato a intervenire per risolvere la problematica rottura creatasi tra gli sceneggiatori americani e gli Studios. Ed è proprio il caso di dirlo: quando il gioco si fa duro i duri entrano in gioco.

Continua il braccio di ferro tra la WGA (Writer Guild of America, il sindacato degli sceneggiatori americani) e i colossi della produzione cinematografica e televisiva. Dopo un incontro informale con il Sindacato avvenuto lunedì, ieri il portavoce di Arnold Schwarzenegger, ha dichiarato che il Governatore ha
intenzione di entrare in contatto anche con i rappresentanti dei produttori.
Il meeting è previsto per martedì prossimo, e la WGA ha accolto positivamente l'intervento ufficiale, dichiarando che "a questo punto, qualsiasi pressione possa convincere la controparte a sedersi di nuovo al tavolo delle trattative è un'ottima cosa".

Non essendo una faccenda di competenza federale, Arnold era in attesa di un cenno da parte degli interessati per intervenire, ma considerate le serie ripercussioni economiche che potrebbero essere disastrose per l'intero stato della California, Schwarzenegger, ha deciso di entrare in gioco per tentare di fare da paciere durante questa grave crisi del settore.

L'impresa è a dir poco ardua, l'intervento del sindaco di Los Angeles, Antonio Villaraigosa, (in passato negoziatore sindacalista) è stato del tutto infruttuoso e il licenziamento dell'intero cast di The Office da parte della NBC, ha ulteriormente inasprito i rapporti tra le parti.

Dunque lo sciopero per il momento continua ma aumenta anche il supporto della popolazione della città di L.A. (pari al 69%) e dei fan che a migliaia hanno firmato petizioni on-line per schierarsi con gli scioperanti. Tra i picchietti spiccano personaggi celebri, attori e registi, che protestano insieme ai colleghi autori, inoltre la WG della Gran Bretagna ha dichiarato la propria solidarietà ai "cugini" americani : "speriamo sinceramente che gli Studios decidano di riaprire i negoziati perché è l'unico modo per risolvere questa situazione".