Fin dalla proiezione di Povere creature!, il nuovo film di Yorgos Lanthimos, a Venezia 80, si è parlato molto delle scene di sesso esplicite con protagonista Emma Stone. Anche se il film non uscirà nelle sale italiane prima di gennaio 2024, sono trapelate online immagini e clip della sequenza in questione. Noi non condivideremo le scene qui, ma sono state pubblicate su diversi siti (siamo sicuri che non dovrete cercare troppo per vederle) e hanno aperto molte discussioni.
Questo adattamento del romanzo bestseller di Alasdair Gray si appoggia maggiormente sulle influenze di Frankenstein della storia, poiché lo scienziato sfigurato di Willem Dafoe resuscita il personaggio di Emma Stone, chiamato Bella Baxter, attraverso un esperimento dall'aspetto molto familiare. Durante un'intervista risalente a qualche mese fa, il regista aveva commentato le scene di sesso dicendo: "Prima di tutto, il sesso è una parte intrinseca del romanzo stesso, la sua libertà su tutto, compresa la sessualità. In secondo luogo, per me era molto importante non fare un film che fosse pudico, perché sarebbe come tradire completamente il personaggio principale." In seguito ha aggiunto: "Dovevamo essere certi che Emma non dovesse vergognarsi del suo corpo, della sua nudità, del coinvolgimento in quelle scene e lei lo ha capito subito."
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Povere creature!, Willem Dafoe ammette: "Mi si è spezzato il cuore perché non potevo promuoverlo a Venezia"
Lo sciopero degli attori ha impedito a Willem Dafoe di partecipare a Venezia 2023, dove è stato protagonista di ben tre film. L'attore ha ammesso che gli si è "spezzato il cuore" nel dover evitare la promozione dei progetti, in particolare quella di Povere creature!. La star ha spiegato a Vanity Fair: "Essere a Venezia con tre film e non poter andare mi ha spezzato il cuore. Ma poi ho pensato: 'Lo è solo perché vuoi divertirti? Vivo in Italia ed è entusiasmante vedere gli amici, vestirsi eleganti. 'Il film vola oppure no in tempo reale?'. Quello è divertente".
Dafoe ha ribadito: "Coinvolgere gli attori è importante, in particolare per i film indipendenti. Ed è per questo che sono così grato nel sentire che abbiamo ricevuto un accordo per Gonzo Girl. E quindi pensi, se una piccola casa di produzione indipendente può farlo, perché non può farlo un grande studio? Ma mi sono sentito male per non aver potuto andare a Venezia".