
Il regista Luca Guadagnino ha commentato in una recente intervista la scelta di realizzare un remake di Scarface. Il cineasta ha principalmente parlato con Variety del suo nuovo progetto televisivo, la miniserie We Are Who We Are di cui sono uscite foto e teaser (in onda su HBO e Sky a partire da settembre), ma ci sono state domande sui vari progetti che ha in cantiere ("Sono fissato con il lavoro", ha detto il regista), tra cui appunto il nuovo remake di una storia già raccontata due volte sullo schermo.
Questo il commento di Guadagnino: "La gente sostiene che io faccia solo remake, ma la verità è che il cinema si è sempre rifatto nel corso della sua esistenza. Non è una questione di pigrizia, o del non sapere trovare idee originali. Si tratta sempre di vedere come certe storie possano raccontare l'epoca in cui viviamo. La prima versione, quella di Howard Hawks, era un film sul proibizionismo. Cinquant'anni dopo c'è stata la versione di Oliver Stone e Brian De Palma, che è molto diversa da quella di Hawks. Spero che la nostra possa essere considerata tra qualche decennio una riflessione degna su un personaggio che è un paradigma delle nostre compulsioni legate all'eccesso e all'ambizione. Credo che la mia versione sarà molto attuale."

Prima di cimentarsi con una nuova versione di Scarface, scritta dai fratelli Coen, Luca Guadagnino presenterà al pubblico la miniserie We Are Who We Are, che doveva debuttare a Cannes due mesi fa all'interno della Quinzaine des Réalisateurs. Il cineasta palermitano è anche al lavoro sul sequel di Chiamami col tuo nome, e doveva recarsi negli USA per parlarne con uno sceneggiatore prima che scattasse il piano di restrizioni per l'attuale emergenza. A tale proposito, al termine dell'intervista di Variety, Guadagnino ha svelato quali film ha visto nel periodo trascorso a casa: "Ho rivisto Comizi d'amore di Pasolini, ho visto un ottimo film intitolato L'immensità della notte, e ho visto per la seconda o terza volta Doctor Sleep, che ammiro molto."